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Questa mattina sono in treno, sto andando a vedere una bellissima mostra organizzata da Segafredo, diciamo di cui Segafredo è partner, a Bologna. Mi sono svegliata relativamente presto e questa sera, dopo l'esperienza a Bologna tornerò a Rimini. Sabato mattina ripartirò da Bologna per Trento, per un altro viaggio in collaborazione con DB Bahn, le ferrovie tedesche. Chi mi legge da un po' lo sa, non mi risparmio mai. La mia vita è fatta di viaggi, spostamenti e tanto lavoro, di personal branding che faccio anche così, anche partecipando agli eventi. Chi l'ha detto che io ho solo un blog di viaggi? Il mio blog mi ha dato l'opportunità per fare altro nella vita - chi mi legge sa a cosa mi riferisco - e da lui prendo il meglio, perché sa darmelo ancora, a distanza di 5 anni dalla sua apertura. A dire il vero quasi 6, mio dio.

Anno dopo anno anche questa volta ci siamo. Seguendo il tag nuovo anno rileggo la mia storia, quella che qui voglio svelare almeno. A fine 2012 avevo chiesto a me per il 2013, 3 sole cose. Ne ho fatte due della lista ma ne ho fatte altre 10 non in lista, un mio grande classico: fare quello che non mi viene richiesto. Mi rimane una sola cosa da esaudire per questo 2013 e non credo farò più in tempo a farla ormai, ma l'ho già programmata per il 2014.

federchicca-espressgo Domenica è stata una giornata particolare per me, sono uscita con Lavazza la mattina e sono rientrata solo a sera, sono stata in giro per Roma con EspressGo e ho bevuto un sacco di caffè :D Ora vi spiego meglio. Lavazza lancia EspressGo, l'espresso da fare in viaggio, anzi l'espresso da fare in macchina.

Cos'è EspressGo?

EspressGo è la prima macchina Lavazza che permette di preparare l'espresso italiano in automobile, in camper, in barca o su qualsiasi altro mezzo di trasporto che abbia un attacco da "accendisigari" per capirci, un attacco di alimentazione a 12 V. Espressgo funziona esclusivamente con le capsule A Modo Mio e si adatta perfettamente al vano porta bottiglie dell’auto. espressgo

La mia giornata con EspressGo

La mia giornata con Lavazza è iniziata alle 10 di mattina. Mi sono venuti a prendere sotto casa a Roma con una macchina che dire speciale è dire poco. La 500 bianca Fiat aveva una cosa particolarissima, aveva il mio nome sulla fiancata. Dire che mi sono sentita speciale è dire poco. Alle 10 spaccate i miei amici di Lavazza mi aspettavano sul portone per portarmi a fare colazione, un dolce buongiorno no? espressgo-natale Dopo la colazione abbiamo deciso assieme le tappe da fare in base ai miei gusti. Le proposte erano perfettamente il linea con quello che mi piace fare, andare a una mostra incentrata sul tema dei viaggi, fare shopping in qualche mercatino vintage o mangiare in un posto nuovo, queste sono tutte cose che amo fare nel tempo libero. Ho quindi preferito per prima cosa passare al Palazzo delle Esposizioni di Roma dove c'era la mostra sui 125 di National Geographic - la grande avventura. espressgo-federchiccaSono arrivata al Palazzo delle Esposizioni e mi sono lasciata incantare per un'ora o poco più dalle bellissime foto di questa rivista, ma ancora di più dalla sua storia. Dopo più di un'ora, tante fotografie e tanta voglia di viaggio nei miei occhi, mi sono lasciata guidare, anzi trasportare, dalla mia 500 (proprio il caso di dire mia) fino alla tappa successiva: il Porto Fluviale. Era da tempo che volevo andare a pranzo al Porto Fluviale dato che ne avevo sentito parlare tantissimo e così sono stata accontentata. Dopo pranzo ho finalmente provato la mia EspressGo :) non ho preso volutamente il caffè nel ristorante per poi provare in auto la mia personale macchina da caffè… da viaggio. Usare EspressGo non è stato affatto difficile. In sostanza basta avere dell'acqua e una cialda A modo mio della Lavazza, per il resto funziona come una normale macchinetta da caffè che si usa in casa. Si apre la moka da viaggio, si mette dell'acqua dentro, il misurino ovviamente viene fornito da Lavazza e si mette una cialda, del gusto che si preferisce nella EspressGo. Dopo di che si attende :) Al fischio della nostra moka si stacca la macchinetta dalla presa dell'auto e si versa, niente di più. Il risultato è quello di una tazzina di caffè piuttosto abbondante o al limite un caffè corto per due, dal gusto e dalla consistenza di un caffè di casa! porto-fluviale

Non sono una viaggiatrice, sono una che racconta cose di viaggio e a volte nemmeno troppo bene. Non sono una cima in tante cose e potrei fare un elenco infinito delle cose che non so fare, delle cose che mi fanno emozionare, imbarazzare e anche diventare malinconica. Una cosa sola però mi rende estremamente felice: partire, scoprire, viaggiare. Essere curiosa.

A volte lo si deve fare, anche se non si ha il coraggio. Io invece di coraggio ne avevo a sufficienza e così l'ho detto e l'ho fatto: sono stata 3 giorni senza telefono. Ho accettato il rischio delle chiamate a cui non avrei risposto, i rischio dell'isolamento e del sentirsi "fuori dal mondo", ma dall'altra parte ho avuto Parigi come premio. Mica male.

Non so se è perché oggi ho trovato nella mail oltre 150 cose da leggere. Non so se è perché vengo da 3 giorni di assenza in rete e non so nemmeno se è perché il TBDI si è svolto a "casa mia", a Rimini. Fatto sta che questo evento mi è passato sopra come un uragano! Un uragano nel senso che è stato tremendamente veloce ma anche incredibilmente positivo. Una marea di persone, cose, attività, sorrisi, eventi, parole e passi. Già, tutto questo e anche di più.

Amo la Germania. Ma il mio è un amore da adolescente, più un'infatuazione, come quando a 15/16 anni ci si innamorava di un'idea più che di una persona. Come quando ci si innamorava di un sogno e di una persona che forse non esisteva. Nonostante tutto, anzi forse proprio per questo, io amo la Germania. Amo la Germania perché è fredda e incredibilmente affascinante, perché i bambini sono biondi e ogni volta che ne vedo uno vorrei averli proprio così. Amo a Germania perché in alcune città tedesche funziona tutto così dannatamente bene che ti viene il nervoso nell'ammettere che sì, in fondo è facile, è tutto ovunque più facile, tranne che in Italia.

Oggi alle Eolie è stata una giornata bellissima. Mi sono alzata alle 9 e ho fatto una colazione come non mi capitava da tempo. Ero sola perché probabilmente gli altri l'avevano già fatta prima di me. Non mi è dispiaciuto godermi la colazione da sola, anche se l'adoro  e farla da sola vuol dire non condividere una parte importantissima della mia giornata. Dopo la colazione abbiamo visto le calette più belle dell'Isola di Vulcano, fatto bagni, snorkeling e ho anche avuto la fortuna di fare un incontro ravvicinato con una bella medusa. Ne porto ancora i segni.

Ciao, mi chiamo Federica e sono una fotografa impulsiva. Il primo passo è ammetterlo, si sa, il secondo è iniziare a lavorarci su. Per chi come me è un'appassionato di fotografie sui social ma è anche un impulsivo, che dire impulsivo forse è poco, ecco qualche annotazione per condividere le foto al meglio. Perché ogni tanto riflettere prima di agire fa bene, ogni tanto eh.