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Al rientro a casa dal nostro ultimo viaggio ho avuto la sensazione di rientrare in una bellissima casa, ma con qualcosa che non mi tornava e mi sono detta: "questa casa è davvero bella, ma potrebbe essere la casa di qualsiasi altra persona!". L'arredamento che abbiamo scelto è molto minimal, lineare e dai colori chiari. Purtroppo però non c'è ad oggi qualcosa che la differenzia davvero. O meglio, non c'era fino ad oggi!

Fino ad oggi le pareti della nuova casa erano immacolate. Vuote, bianche (con qualche segno dei giochi di Giulio) e incredibilmente spoglie. Un'amica qualche tempo fa mi ha detto: la tua casa è bellissima, ma senza qualcosa alle pareti rischi che sia una casa come un milione di altre. Aveva ragione quell'amica e così ho iniziato a pensare alle nostre foto di viaggio e ai ricordi che ci portiamo a casa ogni volta che torniamo da qualche volo aereo. 

Avevo 10 anno circa quando a mio fratello regalarono la vera Polaroid, quella che oggi cerchiamo nei mercatini vintage e che compriamo su ebay. Lo invidiai da morire, la volevo tantissimo anche io. Negli anni e nei mesi seguenti però riuscii a prendergliela varie volte e durante le vacanze di famiglia ci divertivamo un sacco a fare foto mentre gli altri dormivano o mangiavano panini durante le escursione in montagna.

Dopo aver passato un intero weekend con Go Pro Europa in Austria e precisamente nell'Area 47, posso finalmente completare un post che ho in mente da un po'. Spesso mi viene chiesto "senti ma quale Go Pro mi compro?" o "tu la usi solo per i viaggi o la si può usare anche nella vita di tutti i giorni?", "costa tanto, il prezzo vale la pena?".

Questo San Valentino è stato diverso, niente cene, niente fiori, niente cioccolatini. Questo San Valentino sono andata nelle Marche, sono stata due giorni pieni nella natura, in campagna tra galline, pecore, cani e gatti. Mi sono rilassata davanti al camino, ho iniziato e quasi finito un libro che avevo in mente di leggere da Natale, ho dormito tantissimo, ma proprio tanto, ho mangiato bene e respirato l'aria di campagna.

Ciao, mi chiamo Federica e sono una fotografa impulsiva. Il primo passo è ammetterlo, si sa, il secondo è iniziare a lavorarci su. Per chi come me è un'appassionato di fotografie sui social ma è anche un impulsivo, che dire impulsivo forse è poco, ecco qualche annotazione per condividere le foto al meglio. Perché ogni tanto riflettere prima di agire fa bene, ogni tanto eh.

Recentemente ho partecipato a una discussione sul come le foto nei post contino e quanto. Eravano in Trentino e io, Sara, Francesca e Michela ci siamo fatte prendere un po' la mano. Si parlava di food e travel, di foto su piattini di plastica e di Canon, insomma, alla stregua di "eravamo quattro amici al bar" ci siamo fatte una bella chiacchierata. Cosa è venuto fuori, ma soprattutto, quali idee mi sono fatta, eccole qui di seguito.