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Il viaggio in Olanda è stato per Giulio il primo viaggio in cui si è fatto degli amici che non fossero compagni di nido o amici dei genitori. Un viaggio che l'ha fatto crescere molto ma che l'ha anche avvicinato tanto ad altri bambini, nemmeno troppo della sua età.

Il viaggio in California è stato un on the road molto più pensato rispetto all'on the road in Sudafrica. Il Sudafrica ci era capitato un po' tra capo e collo, diciamo, nel senso che non ci aspettavamo che Giulio avesse determinate richieste o esigenze a 22 mesi. Con Giulio siamo stati in California a gennaio e siamo tornati a casa proprio qualche giorno prima che lui compisse due anni. Questo è stato quindi l'ultimo viaggio in aereo da infant.

Il Sudafrica è stato per Giulio il penultimo viaggio prima che compisse due anni (l'ultimo prima dei due, l'abbiamo poi fatto in California). Il Sudafrica è stato un viaggio che ci ha messo a dura prova per quanto riguarda le ore di auto che ogni giorno facevamo. Questo è stato il primo viaggio in cui abbiamo davvero capito che Giulio stava crescendo e che aveva assolutamente bisogno dei suoi tempi. Tempi che ancora una volta (come in Norvegia) non coincidevano con i nostri. 

Il nostro viaggio in Thailandia è stato incredibilmente veloce ma anche incredibilmente diverso da tutto quello a cui avevamo abituato Giulio. Con noi avevamo portato dietro il passeggino, usato poco, e la fascia, usata tantissimo! La Thailandia e Bangkok nello specifico sono state per noi un viaggio lampo, ma nonostante questo bellissimo.

Una delle cose più temute da chi viaggia con i bambini o anche da chi sta per viaggiare per la prima volta volando in un posto lontano con i bambini, è quella del jet lag, il fuso orario. Il primo assaggio che abbiamo avuto di fuso orario viaggiando con un bambino, dico la verità, l'abbiamo avuto a Cuba, quando Giulio aveva solo 10 mesi circa. Quello a Cuba comunque, anche per il fatto che Giulio era davvero piccolino, è stato un fuso orario contenuto. Il jet lag vero, quello che ci ha dato del filo da torcere, l'abbiamo provato con Giulio in viaggio in Asia, in Thailandia a 20 mesi, poco meno di 2 anni.

Ci sono occasioni che vanno celebrate: ieri era la volta di una ricorrenza importante, tanto che abbiamo deciso di festeggiarla in un luogo a noi caro, l'Agriturismo I Muretti. Ho giù avuto occasione di parlare di questo posto, nell'altro blog, ma questa volta voglio raccontare qualcosa di diverso, qualcosa di più. Non ho intenzione di scrivere delle prelibatezze assaggiate, per quanto buonissime, ne del vino (oh che Rebola!), ma di come in questo posto ci si senta sempre e incredibilmente a casa!

Dell'Altomincio Family Park e nello specifico dell'alloggio tende Sweet Dreams, ho già scritto in modo approfondito in un altro articolo che vi invito a leggere, se desiderate vedere il villaggio anche dalle mie fotografie e dal mio racconto. In questo post invece, ho deciso di scrivere di come a mio avviso, un bambino dell'età di Giulio potrebbe vivere l'esperienza del camping (anche se all'interno di un contesto del genere) e di come quindi l'ha effettivamente vissuto Giulio a 19 mesi

Il viaggio in Repubblica Dominicana è stato bellissimo e anche il primo in cui Giulio ha viaggiato da grande. Niente più posto sulla mamma per lui in aereo infatti, con Neos ha volato in un posto tutto suo, allacciandosi le cinture alla partenza e tenendosi stretto all'arrivo (perché aveva paura dei vuoti d'aria). Un viaggio che ha fatto con molta più autonomia. Autonomia nello scegliersi i film o i cartoni, la disponibilità era ampia, un viaggio con un pasto tutto suo e la possibilità di dormire davvero bene. 

Il viaggio di luglio con Giulio, in montagna e precisamente in Tirolo a Kufstein, è stato il primo vero viaggio non al mare. Lo ammetto, io sono un amante del mare, sia perché ci vivo, sia perché ci sono nata. Le montagne la conosco abbastanza bene, perché fin da piccola i miei genitori mi hanno sempre abituata ad andarci, soprattutto in estate. Se devo scegliere io la mia meta di viaggio però, 9 volte su 10 sceglierò sempre e comunque il mare (di norma). Poi siamo stati a Kufstein e ho scoperto la natura, quella bella, quella soprattutto che piace a Giulio.

Come si affronta la malattia in viaggio? Credo che stare male in viaggio sia una delle cose più brutte che possa capitare mentre si è fuori casa. Se poi non capita a noi, ma capita ai bambini, è quasi peggio perché loro sono piccoli, a volte non parlano e vederli stare male in viaggio, quando dovrebbe essere tutto divertimento e scoperta, è davvero demotivante.