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Sono stata a Expo non molto tempo fa, e oggi mi ritrovo a salutare la mia Regione che come una lenta carovana si sposta di città in città per arrivare a Milano. Conquistando ogni tappa a suon di piatti e chef illustri, in una anzi due di queste tappe c'ero anche io.

Chi mi segue sa che amo il cibo forse tanto quanto i viaggi. Cucino poco, perché mi applico pochissimo, ma adoro i piatti non solo quelli italiani e la cultura culinaria che posso scoprire girovagando per il mondo. Non sono solita rinunciare ad un piatto locale anche se si tratta di cammello, cavallo, coccodrillo o dromedario, anzi.

Ogni tanto ci provo, lo ammetto. Cambio ristorante, provo qualcosa che mi incuriosisce, qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, ma ogni maledetta volta l'amara delusione arriva come una scoppiettata: nessun ristorante di pesce è minimamente paragonabile al Sol Y Mar di Riccione.

Lo ammetto, e chi di voi mi legge lo sa, la cucina non è proprio il mio forte. Ovviamente non manco di assaggiare e provare tutto quello che è cucina locale, che è tipico o che... mi capita a tiro. Ho sempre pensato che la storia di un posto passa anche dalla sua cucina, dai sapori e dalle tradizioni culinarie, da come si coltiva la terra, dai raccolti e da come vengono trattate le materie prime.

Qualche sera fa sono stata a cena a Firenze al Borro Bistrò. Premetto che avevo già letto de Il Borro in un post di Michela, anche se lei parlava de Il Borro, Resort, Spa and Winery in Tuscany. Quindi stessi proprietari, Ferragamo, ma diversa location. Avevo già letto dal suo racconto quindi ed ero già rimasta colpita dalla bellezza del posto e diciamolo, anche dalle sue foto, le mie non saranno così belle, perdono! Sono andata a Firenze per un evento organizzato da Opera Duomo, un evento del quale vi parlerò appena le foto fatte saranno pronte, non ancora, e così la sera ho testato Il Borro Bistrò. Il Borro si trova sul Lungarno, facilissimo da trovare. Sul Lungarno degli Acciaiuoli, proprio di fianco alla mega vetrina Ferragamo - in realtà tutto il palazzo è di proprietà della famiglia - si trova questa piccola vetrinetta, invitante e curiosa.

Durante la mia permanenza a Marsala durante il MarsalaWine 2013, ho avuto l'occasione di partecipare a una degustazione di Metodo Classico :) e la cosa mi è piaciuta parecchio. Premetto subito che la mia preparazione in tema di vini e bollicine si limita e si è sempre limitato all'assaggio, a volte più che all'assaggio, ma sempre da profana e da "golosa", mai da professionista, anche perché non ne avrei ne le competenze ne le capacità. Ecco perché ho trovato estremamente interessante queste degustazione, durata circa un'ora, in cui veniva spiegato per filo e per segno, partendo dalle basi, cos'è un metodo classico, come si degustano questi vini e a quali cibi si accostano.

Amo il cibo, ormai non è un segreto per nessuno, e quando ho avuto l'opportunità di mangiare in un ristorante come ARoma, di certo non mi sono tirata indietro :)

Sono partita da Tivoli in treno, sono arrivata a Tiburtina, ho preso la metro e sono scesa alla fermata Colosseo, in linea di massima la strada non era difficile. Ho aperto poi il mio Find And Go, mi sono orientata, grazie all'applicazione ho trovato un parcheggio nelle vicinanze, perché il mio ragazzo mi avrebbe raggiunto in macchina (anche se poi non ce n'è è stato bisogno perché abbiamo potuto lasciare la macchina nel parcheggio dell'hotel ;), quindi mi sono diretta verso Palazzo Manfredi.

Ormai un mese fa sono stata durante il blogtour a Casciana da Savini Tartufi e non potevo esimermi dal fare questo post ^_^ A Savini Tartufi ho trovato un posto davvero unico. Io non ero mai entrata in un posto dove fanno e vendono i tartufi e non so se voi ci siete entrati, ma il profumo è meravigliosamente inebriante.

Assieme a Cristiano Savini e gli altri blogger siamo andati in un bosco vicino alla tenuta Savini per vedere come i cani da tartufi...cercano queste preziose pepite. I cani, uno davvero giovanissimo e uno piuttosto anzianotto assieme ad un terzo si litigavano le zone e appena annusavano qualcosa di strano erano già pronti lì a scavare con nostro profondo stupore. Tra l'atro io non lo sapevo ma i cani hanno un olfatto 100 volte il nostro.

Grazie a Costa Navarino ho imparato qualche ricetta greca. Lo so che io ho sempre detto di non saper cucinare nulla e non è che in un paio di giorni di Grecia io sia diventata un'esperta ai fornelli, ma almeno ho imparato un paio di cosette greche e visto all'opera due signore che di cucina greca se ne intendono.

Nella sera di sabato, durante il weekend in cui sono stata ospite a Costa Navarino, il programma ha ben previsto di farci vedere e assaporare la cucina del luogo, ma soprattutto imparare a cucinarla. Così mi sono armata di grembiule, blocchetto degli appunti rigorosamente su iphone e un po' alla volta, guardando e segnando, fotografando e ascoltando qualche piccola ricettina l'ho presa.