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Era da tempo che volevo visitare Cuba. La immaginavo, la vedevo nelle foto dei post dei blogger italiani e stranieri, la sognavo bella e colorata e non sono rimasta affatto delusa. Cuba è stata un grande centrifugato di emozioni, dall'arrivo in un'assolata mattina a L'Avana, ai sorrisi allegri di chi incontrava lo sguardo di Giulio per la prima volta, fino all'epilogo del nostro viaggio e alla notizia della scomparsa di Fidel Castro.

L'avrete senza dubbio visto fare da tantissime donne, magari anni fa non erano così tante, ma oggi è impossibile nono notarle. Mamme canguro le chiamano, anzi ci chiamano e ci chiamiamo, mamme che hanno deciso che portare è una delle più belle prove d'amore, uno dei regali più meravigliosi che si possa fare alle mamme e ai propri bambini, sì va bene anche ai babbi!

Mi sento di scrivere questo post dopo qualche mese dalla nascita di Giulio, nove per la precisione. Ecco un altro mito da sfatare sulla correlazione bambini e lavoro, a patto che si parli di una libera professionista, perché questa è la mia esperienza e altre non ne conosco, o non le conosco così bene come la mia, e ci mancherebbe.

Leggerezza, spensieratezza, libertà. Cos'è per te l'estate e cosa rappresenta questa stagione? Io ricordo quando andavo ancora a scuola, l'estate era tutto, erano i tre mesi più belli della mia vita, erano le serate di libera uscita, le giornate senza compiti, i pomeriggi di noia sul letto a leggere qualche romanzo, le stelle cadenti e le lucciole in campagna. Per me l'estate era solo questo, almeno fino ai 14, 15 anni. Poi è arrivata l'adolescenza, quella seria, e le cose sono un po' cambiate, ma nemmeno poi più di tanto.

Ho deciso di raccontare la mia esperienza di parto, non perché amo questo genere di racconti, anzi, ma perché da tempo ormai se ne sentono di ogni, non da ultimo il fenomeno degli abusi in sala parto. La mia esperienza è stata molto bella, ho un ricordo forse poco lucido di quel giorno, ma sicuramente non così brutto come tante neo mamme hanno.

Da sempre amo viaggiare on the road. Se ripenso ai miei viaggi più belli, la maggior parte di questi li ho fatti in auto. Spagna, tre settimane a zonzo per l'Andalusia, Scozia, 14 giorni da nord a sud, per non parlare della Sicilia, delle Azzorre, 10 giorni e due isole in auto e la prossima meta, la Bretagna on the road.

Conosco Stokke da quando sono nati i mie tre nipoti (10, 8 e 8), quindi da parecchio tempo. Mio fratello era fissato con queste sedie della Stokke che io, ancora ben lontana dall'avere figli e dal pensare ad una possibile famiglia, nemmeno sapevo esattamente cos'erano. Mi è bastato vederle montate e concerne i benefici per apprezzare a pieno quest'azienda norvegese.

Qualche settimana prima della partenza per le Azzorre mi è venuto in mente che quel viaggio non era solo il mio primo volo dopo tanto tempo a terra, ma era anche il primo volo in assoluto di Giulio. Avevo visto e letto spesso del Battesimo dell'Aria fatto per i neonati ma non sapevo effettivamente come richiederlo.

E`stata una mamma a creare Puj e chi altro poteva essere? Una mamma sa le esigenze che ci sono in casa, è un esempio di praticità e concretezza, soprattutto se ha quattro figli come Katie Richardson. Così mi sono fidata, del resto un solo figlio sarebbe stato una passeggiata per Katie e se dice che con Puj tutto è più fattibile, io la seguo (e ho avuto ragione a seguirla). 

Oggi preparo la valigia, non la mia, la sua. La mia valigia la preparo solitamente la mattina stessa della partenza, anche se devo uscire di casa alle 5 o quando albeggia. Ormai vado con il pilota automatico, anche in dormiveglia so benissimo di cosa ho bisogno, di quante maglie e quanti calzetti ho bisogno, ho anche un beauty dedicato solo alle cose dei viaggi, con secondo spazzolino, secondo deodorante e dentifricio, così da fare prima ogni volta che devo partire.