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Sono una di quelle persone che non sa cucinare, ma ovviamente ama mangiare. Non sono una di quelle che "questo è grasso no" o "questo mi gonfia". Apprezzo chi sa preparare con le proprie mani cose buonissime. Per me chi sa cucinare sa creare, e non è qualcosa che viene bene a tutti, sia chiaro! Io ad esempio so cucinare decentemente tutto, ma poi non so stupire (se me lo dico da sola vale, se me lo dice qualcun altro no!). Ci sono persone invece che sanno improvvisare piatti eccellenti con pochi ingredienti o sanno raccontare la storia di un piatto, così bene, che sembra un romanzo. Ecco, quelle persone le invidio parecchio.

Viaggiare è una cosa che stimola la mia fantasia e la mia creatività. Per me viaggiare è come vivere, vivere davvero intendo. Quando torno a casa sento però la necessità di riconciliarmi anche con le persone che mi stanno vicino. Mi dicono spesso che non ho pace, non so stare ferma, non so darmi una calmata. Lo dicono come se fosse una cosa negativa, io penso non sia proprio così.

Sono passata per anni davanti al ristorante Dallo Zio, diciamo per almeno 5 anni buoni, tutti i giorni escluse le domeniche. Il ristorante Dallo Zio si trova in pieno centro storico a Rimini, proprio a fianco al mio liceo, o meglio al liceo che in gioventù frequentavo. Lo conoscevo molto bene quindi di nome il ristorante Dallo Zio, ma non c'ero mai stata dentro. Non potete immaginare quindi la scoperta, una volta entrata, dell'avere sempre avuto un gioiellino così a portata di mano e non averne mai approfittato. 

Il Bimby® per me è stata una rivoluzione in cucina. Non so cucinare benissimo, non ho quell'inventiva che contraddistingue gli chef, o le giovani zdore e spesso preferisco organizzare un viaggio al posto di mettermi ai fornelli a preparare la cena. Così sono stata ben felice di ricevere in regalo da mia mamma (che invece sa cucinare molto bene) il Bimby TM5®. #cucinoconbimby

Halloween è una festa che quando ero piccola piccola io, non esisteva. Ho iniziato a festeggiarla quando avevo all'incirca 15/16 anni, ero un'adolescente e mi vestito e partecipavo a feste in discoteca o nei locali sempre in maschera. Una volta vestita da chirurgo ammazzatutti, complice un'amica che lavorava in ospedale, una volta da classica strega e via dicendo. Oggi che c'è Giulio, ma è ancora piccolino, non ho ancora iniziato a vestirlo, ma per il suo primo Halloween ho deciso di fare dei dolci a tema.