Top
  >  Tag "Oceania"

Dopo diversi mesi torno a scrivere della Polinesia Francese. Il viaggio non è stato facile (come?!?! vi starete chiedendo voi - sì, è come ho detto), ma tante cose di quel viaggio mi sono servite da insegnamento e anche se alcune cose della cultura polinesiana non le ho comprese a pieno, i tatuaggi mi hanno colpita incredibilmente. 

Dopo l'escursione a Kings Canyon, dopo essere stati insieme per quasi una settimana, io e i miei compagni di viaggio giapponesi ci siamo salutati. L'ultima cena l'abbiamo fatta ad Alice Springs in un posto decisamente caratteristico che si chiama Overlanders dove abbiamo mangiato carne di canguro e cammello fino a scoppiare. Poi siamo andati a dormire al Lasseters Hotel e l'indomani ci siamo salutati a colazione.

Se mi avete seguito sui social durante il mio viaggio nell'Outback australiano, avrete notato che per due giorni sono stata completamente assente da Facebook, Instagram e dai social in generale. Magari non ve ne siete nemmeno accorti perché mentre da me era giorno da voi era notte, e non è che state tutto il giorno dietro ai miei aggiornamenti.

Sembra passata una vita, eppure solo una settimana fa stavo tornando dall'Australia e più precisamente dal Northern Territory. Ogni volta che sto per partire per un viaggio mi vengono sempre gli stessi dubbi: starò facendo la cosa giusta? Andrà bene stare via così tanto? Eppure, ogni volta che torno, penso che lo rifarei altre mille e mille volte. Un viaggio arricchisce più di qualsiasi altra cosa, ti porta fuori dalla tua routine e ti fa conoscere altre persone, ti mette alla prova e ti chiede di essere te stessa, sempre.

L’Australia non era attesa. I miei viaggi di Aprile erano già organizzati e tra questi l’Australia non era prevista. Sono partita da Milano, il viaggio in aereo è stato decisamente lungo, ma io amo volare e amo gli aerei. Al contrario di tante persone non ho paura di volare e pensare di rimanere su un aereo per 24 o più ore non mi fa paura, anzi mi piace molto. Adoro gli aeroporti e l’attesa, i gate, i ristoranti e vedere le persone bere bicchieri di vino alle 8 di mattina perché secondo il loro fuso orario è notte fonda.

Non ho mai amato l'acqua e sinceramente non so se è una cosa che potrà mai cambiare. Da piccola sono rimasta traumatizzata quando la baby sitter (complice mio fratello) mi ha lasciato vedere Lo Squalo, non ricordo quale dei tanti a dire il vero. Metteteci inoltre che mia mamma non sa nuotare e non ama nemmeno l'acqua, ecco fatto che la mia paura del mare si spiega da sola. So di non essere la sola ad avere questa paura, anche se so nuotare, e in Polinesia una blogger che era con me mi ha confessato di non amare particolarmente il mare, ma quando Alessandra Gesuelli ci ha proposto il battesimo dell'acqua, bè... ho detto di sì :D

È sempre stato il mio sogno dormire in un overwater bungalow e finalmente ho avuto l'opportunità di realizzarlo. In Polinesia Francese e precisamente a Taha'a, l'Isola della Vaniglia, mi hanno fatto un regalo. Inspiegabilmente sono stata super fortunata e sono stata l'unica blogger nel nostro blogtour a Tahiti, a poter provare questo tipo di alloggio, decisamente noto a chi in Polinesia decide di fare una luna di miele. I novelli sposi che arrivano fin qua, sognano e prenotano, i classici bungalow sull'acqua, dotati di ogni comfort e soprattutto molto romantici.

Un'isolotto ricco di vegetazione dove fare un pic nic circondati dal mare. Ecco cos'e il Motu e come qui in Polinesia Francese lo utilizzano per far divertire i turisti, ma non solo. Anche i locali vengono su questi isolotti a fare pic nic e a passare i giorni di festa, anche perché alcuni di questi Motu sono di proprietà privata e le persone ci vivono in due o tre famiglie, organizzando gite per gli ospiti dei resort. Un'attività che a loro rende sicuramente molto, che fanno con poco e che a chi visita la Polinesia pare autenticaa, e lo è. In questi giorni di Polinesia sono stata in un Motu vicino all'Isola di Taha'a ed ecco il racconto della mia esperienza.

Dalle mie parti Papeete è una famosa discoteca, un locale sulla spiaggia di Marina di Ravenna. Qui Papeete è la capitale di Tahiti e, per quanto ho potuto vedere durante la mia prima giornata di Polinesia Francese, di divertimento ha ben poco. Chi vuole fare il mare, quello vero, quello per cui la Polinesia è famosa, si deve avventurarsi nelle isole limitrofe, come Tahaa e Raiatea ad esempio. A Papeete comunque ci si trova a stare almeno di passaggio, se vi va male anche una notte in attesa del vostro volo transoceanico, cosa che capita a tanti turisti, soprattutto a quelli in viaggio di nozze. Cosa fare a Papeete con un giorno a disposizione? Eccomi qui a raccontarvi la mia giornata nella bella Papete. Con una mezza giornata o una giornata intera potete fare un'escursione e due visite particolari.

Il fatto che paradisi di questo tipo siano a 12 ore di fuso dall'Italia, forse dovrebbe farci capire qualcosa. Per arrivare dove sono ora ho impiegato, in totale, 26 ore. Sono partita alle 3.24 di sabato notte dalla stazione di Rimini con un intercity notte che non vi raccomando nemmeno per i 34€ del costo della corsa. Ovviamente fino alle 3.24 non ho dormito, ho guardato due film e sono andata a cena, ma dormire voleva poter dire non svegliarsi fino a mattina (e allora ciao Tahiti), o ancora peggio svegliarsi totalmente rintronati. Così ho preferito saltare direttamente, tanto sarei stata sballata dal fuso! Alle 2.30 mi sono fatta accompagnare da Giuseppe in stazione, con i soliti mille dubbi delle partenze: ma sono sicura? Ma il passaporto c'è? Ma a che ora era il treno? Va obliterato il biglietto? Avrò preso il passaporto?