Quando sono stata in Giordania, a Luglio di quest'anno, non pensavo che sarei tornata così resto a dormire in una tenda nel deserto, ma è capitato prima del previsto. Leggendo il programma del mio viaggio in Oman infatti, ho notato subito la notte in campeggio nel deserto e ho pensato "questa volta avrò meno paura" :) speriamo!
Da Giugno a Settembre non ho fatto altro che immaginarmi il nostro viaggio in Scozia. Ero nel deserto del Wadi Rum e pensavo ai loch scozzesi, ero in Polinesia e pensavo al viaggio in macchina, all'Isola di Skye e al fresco che ci attendeva. Sempre più spesso mi ritrovo in mezzo a queste situazioni. Amo viaggiare, ho la possibilità di viaggiare tanto e in posti che forse non potrei permettermi, ma non è sempre come voglio. Non fraintendermi, metterei la firma per continuare a fare quello che sto facendo, per farlo tutta la vita.
Ho quasi 30 anni, è vero - 30 tra qualche giorno a dire la verità - e dormo ancora negli ostelli? Sì. Ad essere sincera era da un bel po' che non dormivo così tanto in un ostello. Ne avrò provati
Non mi capitava una notte così da quando facevo gli scout. Ebbene sì, anche io come tante persone e tanti blogger (ho scoperto di recente) ho passato l’infanzia a montare e smontare tende, fare nodi e guardare le stelle al chiarore del fuoco nelle notti estive. I miei trascorsi scout non li ho abbandonati, li ho solo accantonati per un po’, sono convinta infatti che tutto serva nella vita, anche se una volta ero molto più coraggiosa di adesso.
Quando facevo gli scout infatti non mi facevo tutti i problemi che mi faccio oggi. Non avevo paura, o comunque non mi impanicavo con pensieri di serpenti e scorpioni che mi entravano in tenda. Non avevo paura di perdermi, almeno non troppa, e non mi interessava dove dormivo. Poi si cresce e si diventa più noiosi, anche se qualcuno al contrario migliora con il tempo come il vino, bé, beato lui.
Chi pensa che la Giordania sia solo Petra si sbaglia di grosso. In questi giorni in Giordania ho avuto modo di vedere città degne di (più di una) nota, paesaggi meravigliosi senza tutti i turisti e i venditori che purtroppo si trovano invece nel sito di Petra. Nonostante tutto Petra ha un fascino immenso, che dire immenso è riduttivo. L'hotel che ci accoglieva per visitare Petra si trova nella città di Wadi Musa, la città che ospita il sito di Petra. Petra non è infatti una città oggigiorno, Petra non esiste come località se non come sito storico e archeologico, ma ovviamente in tutto il mondo e anche qui, quando si dice Petra, ci si capisce subito. Dal mio hotel l'ingresso a Petra era a pochi metri, un centinaio al massimo.
Un viaggio in Giordania non vuol dire solo visitare Petra, anzi. Un viaggio in Giordania vuol dire andare alla scoperta di una parte della storia e della religione che caratterizza il nostro tempo. In due giorni abbiamo così visitato Jerash, una parte della Betania e il Monte Nebo. Anche se questi tre posti, apparentemente non vi dicono nulla, sono invece località che sono molto più vicine a voi di quanto crediate. Almeno, per me è stata una bella sorpresa scoprire cosa si trovava in queste località, ma iniziamo con ordine.
Questa mattina quando sono partita da Rimini con il treno delle sette, a tutto pensavo tranne al fatto che in Giordania - e in tanti altri paesi - ci fosse il Ramadan in questo periodo. Me ne sono accorta appena arrivata in Giordania, ad Amman per la precisione, dopo diverse ore di aereo, dopo aver visto il film Il mio grasso, grosso matrimonio greco in volo, e dopo il viaggio con la Royal Jordanian.
Questo weekend mi sono divertita con gli amici di Vespa Experience. Ho partecipato infatti ad un incontro di vespisti, ma non vespisti comuni. Oltre ad avere la Vespa come passione comune, avevano tutti partecipato ad un contest... e l'avevano vinto! Qualcuno arrivava dalla Sicilia e qualcuno da Milano, qualcuno da Padova e altri dall'Umbria. Otto coppie, anzi otto vincitori e loro accompagnatori, che per un weekend hanno avuto la possibilità di passare una giornata in Vespa, se conoscete la pagina Facebook di Vespa avrete sicuramente visto il concorso.
È sempre stato il mio sogno dormire in un overwater bungalow e finalmente ho avuto l'opportunità di realizzarlo. In Polinesia Francese e precisamente a Taha'a, l'Isola della Vaniglia, mi hanno fatto un regalo. Inspiegabilmente sono stata super fortunata e sono stata l'unica blogger nel nostro blogtour a Tahiti, a poter provare questo tipo di alloggio, decisamente noto a chi in Polinesia decide di fare una luna di miele. I novelli sposi che arrivano fin qua, sognano e prenotano, i classici bungalow sull'acqua, dotati di ogni comfort e soprattutto molto romantici.