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l post di oggi prende spunto da quello che ho fatto qualche settimana fa a Udine. Se qualcuno di voi era presente e oltre a vedere le slide mi ha sentita parlare sa a cosa mi riferisco, se invece non eravate lì con me, con noi, ve lo ripeto qui, perché mi fa piacere.
Travel Blogger per me e Travel Blogger oggi, a mio avviso, è un lavoro. Un lavoro di quelli per cui vieni pagata, non un lavoro solo di impegno, altrimenti che lavoro è? E`solo una passione ingombrante, non credete? Il mio lavoro è diventato tale non so nemmneo io quando, fatto sta che la strada è stata lunga, iniziata nel lontano 2008 e non ancora terminata, per fortuna.
Con gli anni ho capito sempre più di avere un potere tra le mie mani, esattamente tra le mie mani. Di potermi inventare e reinventare ogni volta che volevo con l’incoscienza dei 20 anni e la preparazione dei miei studi. No, non quelli fatti per diventare Travel Blogger, per quanto me lo chiediate, non esiste un percorso di studi per fare questa cosa qua, esiste solo una preparazione personale che per qualcuno può derivare dalla psicologia, dalla comunicazione o dall’informatica. Il mix di consocenza è fondamentale per me che vengo da una laurea in Scienze della Comunicazione, un Master in Management e una pratica da giornalista, ma non è solo questo 🙂 non basta ancora.
Cosa fa un Travel Blogger? Nelle slide dicevo che un Travel Blogger non è uno che partecipa solo ai blog tour, e per fortuna, è prima di tutto un viaggiatore. Il mio primo blog tour risale al 2009, quando ancora se ne faceva uno all’anno e non 25 al mese come oggi. Allora se volevi viaggiare prendevi l’aereo, il treno e via che ti spostavi e raccontavi le tue giornate online, anche, ma non solo. Oggi sembra che se non hai fatto almeno 5 blogtour non sei nessuno, non è così per me.
Facile la vita del Travel Blogger? Forse sì. Secondo me no. Si è sempre in movimento, costantemente in viaggio, sempre alla ricerca della prossima meta, incastrando date e orari, lavori propri e lavori per un committente. A me piace tantissimo, non lo nego. Ma fare questa vita mi ha anche fatto rinunciare a occasioni importanti, matrimoni, date, compleanni, cose alle quali non sarei voluta mancare per niente al mondo e quando sei in gioco non hai scelta, devi partire pensando a quello che andrai a fare e non a quello che lasci, anche se non è sempre facile, anzi. Finisce poi che la tua vacanza diventa un lavoro e anche quando lavori tutti ti credono in vacanza.
Diventare un travel blogger di professione è stato un sogno che è diventa realtà, ho trovato il modo di essere pagata per inseguire il mio hobby e farlo mentre viaggiavo in lungo e in largo. Non credo sia una vita per tutti, non so se lo sarà per me per sempre, però ora va così e ne sono felice. Lavoro tanto, tantissimo e lavoro molto più adesso che sono in proprio che quando ero assunta in un’azienda, ma non perché prima era più leggero, ma perché quando ti dedichi a qualcosa che ti piace, lavorare non è mai abbastanza, insegui la perfezione. Tanto che ormai il blog è diventato quello che sono e quello che sono passa inevitabilmente da qui.
Nelle mie slide troverete l’ultima schermata fatta di formule matematiche senza alcuna parola, solo con un grande cuore in mezzo. Ecco, io non so come si possa fare quello che faccio, non conosco una formula e non so nemmeno se esistono corsi “base” per diventare travel blogger, di certo so che ne inventeranno uno 😀 so solo che se non sei appassinato e non ti metti testa e cuore in quello che fai non otterrai nulla.
Ognuno ha una sua strada e la mia doveva passare anche di qua, per andare chissà poi dove ancora non lo so, la vostra o quella di chi vorrà intraprendere questo viaggio, questo lavoro, non è detto che sia come la mia. Basta solo ascoltarsi e decidere il da farsi, tutto il resto poi verrà da sè.

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