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Consorzio Vini di Romagna Federica Piersimoni

Nel mese di Ottobre, assieme al Consorzio Vini di Romagna, sono stata ospite nella mia Regione, l’Emilia Romagna. Sembrerebbe quasi ironico, ma è così: in tantissimi anni di viaggi, ho avuto davvero poche opportunità di esplorare i luoghi vicini a casa mia. L’Australia era bellissima, così come il Giappone, la Polinesia e il Canada (senza dimenticare la California e tutto quello che in mezzo c’è stato), ma anche a poche decine di km da casa mi sono sentita in viaggio. Mi sono sentita in un viaggio molto particolare, dove conoscevo tanto dei prodotti e dei luoghi, ma dove davvero non ero mai stata fisicamente.

Consorzio Vini di Romagna Casa Artusi

Consorzio Vini di Romagna Federica Piersimoni

Consorzio Vini di Romagna Piatti Tipici

Il Consorzio Vini di Romagna mi ha accompagnato per tre giorni tra vigne, cantine e luoghi iconici e siti patrimonio Unesco per farmi scoprire un po’ di Romagna. Ma chi è il Consorzio Vini di Romagna e cosa fa? Il Consorzio Vini di Romagna dal 1962 riunisce 7 cantine cooperative, 103 produttori vinificatori, 6 imbottigliatori e 5200 aziende viticole iscritti agli albi delle vigne DOC e DOCG. Il Consorzio cosa fa nello specifico, opera per valorizzare i prodotti del territorio emiliano romagnolo, in particolare quello vitivinicolo.

Dato che in tre giorni belli carichi le cose che ho fatto/visto/mangiato e bevuto sono state tantissime, cercherò di raccontarle e riportarle così come le ho vissute dividendole per tematiche. Una precisazione è però doverosa: i posti che suggerisco qui non sono i soli possibili, sono solo alcuni suggerimenti. Non mancherò di menzionare indirizzi e piatti o etichette che mi sono particolarmente piaciuti, ma come ogni buon viaggio che si rispetti: prendete e partite, perdetevi e scoprite. Solo così il viaggio sarà davvero vostro!

Consorzio Vini di Romagna Piatti tipici

Consorzio Vini di Romagna Piatti Tipici

Consorzio Vini di Romagna Piatti Tipici

Dove mangiare nella Romagna dei vini

Potremmo partire col dire che in Italia ovunque vai mangi bene, in Romagna è praticamente così ma all’ennesima potenza. Sarà per proverbiale accoglienza romagnola (che ci riconoscono in ogni parte del mondo) o per l’effettiva qualità delle materie prime, ma qui a tavola ci si possono mettere le tende da quanto e tanto si può degustare ogni volta. In tre giorni abbiamo provato giustamente almeno due ristoranti o trattorie o enoteche al giorno. Qui ve le racconto e vi indico anche precisamente dove si trovano così se vorrete provarle anche voi, sarete i benvenuti.

Osteria La Baita, Faenza

L’Osteria La baita si trova in centro a Faenza. L’Osteria La Baita non è grandissima, i posti disponibili al suo interno sono infatti meno di 50, ma è un locale dove scoprire i sapori della Romagna e dove conoscere i vini più apprezzati del territorio. Se non lo si conoscesse bene, si potrebbe pensare che l’Osteria La Baita è solo un luogo dove andare a rifornirsi di cose buone. All’ingresso infatti sembra quasi una gastronomia con tante proposte d’asporto, ma se si allunga l’occhio dietro la prima porta si scorgono diversi tavoli e una saletta attrezzata per degustazioni e pranzi.

Ristorante La Scuderia, Dozza

Proprio davanti all’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna di Dozza si trova il Ristorante La Scuderia. Qui non ci si può sbagliare, è un ristorante a tutti gli effetti con diverse sale e tanti tavoli. Il personale è preparatissimo e i patti del territorio mettono gola solo a nominarli, figurarsi a vederli. Una cena a Dozza è l’ideale, ma se potete preferite un pranzo per godervi tutti i murales sparsi per la città che con la luce del giorno si mostrano meglio (e così si possono anche fotografare).

Enoteca Ca’ de Bè, Bertinoro

Il suo punto di forza, a primo acchito, potrebbe essere il panorama. Anche qui la sera sicuramente fa la sua figura ma di giorno si scorge una bella parte di Romagna. A ben vedere però e con il passare del tempo e delle portate, si scopre che il punto di forza dell’Enoteca Ca’ de Bè è la sua cucina e soprattutto la sua carta dei vini. La vera sfida, una volta seduti sarà quella di riuscire a rialzarsi per andare a vedere il panorama fuori! Per ovviare a questo problema, nelle giornate più calde, si può richiedere direttamente il tavolo esterno.

Enoteca Ca’ de Ven, Ravenna

Nel centro di Ravenna, a pochi passi dalla Tomba di Dante si trova l’Enoteca Ca’ de Ven. L’Enoteca è spettacolare, non c’è altro modo di definirla. Una chicca nel centro della città dove si può trovare cucina tipica del territorio, proposte vinicole eccellenti e anche un contesto architettonico molto interessante. Questo locale ricorda molto un’osteria, grazie probabilmente anche alle sue tovagliette con cui si può giocare ad un gioco dell’oca assolutamente originale, dove i partecipanti devono munirsi di bicchieri di vino (pieni) e tanta voglia di divertirsi.

Consorzio Vini di Romagna Bottiglie

Consorzio Vini di Romagna Cantina

Consorzio Vini di Romagna Bottiglie

Le cantine che non voglio più perdere

Fattoria Nicolucci

La Fattoria Nicolucci la conoscevo già prima di fare questo viaggio assieme al Consorzio Vini di Romagna, quindi per me è stata una piacevole scoperta. Di questa cantina ho sempre e piacevolmente apprezzato Romagna Sangiovese DOC Superiore Riserva
“Predappio di PredappioVigna del Generale”. Un’etichetta che si fa notare per la storia
legata al proprio nome, e un vino che, dopo averlo assaggiato, si fa sicuramente ricordare.

Fattoria Zerbina

A mio avviso, Fattoria Zerbina ha a mio avviso, saputo creare una delle Romagna Albana DOCG Passito Scaccomatto più buone in assoluto. Se non conoscete Scaccomatto vi invito a rimediare, se invece lo conoscete già sono convinta mi darete ragione. Scaccomatto è un. 375ml, quindi una bottiglia più piccola del “normale”, appunto perché è un passito, vi invito però a tenerla lì, aperta per un periodo superiore al mese!

Giovanna Madonia

Giovanna Madonia è una cantina che conoscevo molto bene anche prima di questo viaggio, ma come per Fattoria Nicolucci è stata una conferma. Romagna Albana DOCG Secco Neblina di Giovanna Madonia per me ne è la prova definitiva. Avete presente quando non sapete cosa bere e vorreste qualcosa che vi rimetta in pace? Ecco, per me Neblina fa questo effetto.

Poderi dal Nespoli

Impossibile scegliere una sola bottiglia di Poderi dal Nespoli e allora io scelgo tutto. Di Poderi dal Nespoli, più che consigliarvi una bottiglia rispetto a un’altra, io vi raccomando la visita in cantina. Sempre super disponibili i ragazzi che ci lavorano, spazi ampi dove fare qualche foto (la prima foto di questo articolo è stata scattata proprio lì) e degustazioni precise e soddisfacenti. Lo shop poi comprende non solo vini, ma non vi dico di più: andateci!

Consorzio Vini di Romagna Ravenna

Consorzio Vini di Romagna Ravenna

Consorzio Vini di Romagna Mosaici Ravenna

Monumenti UNESCO a Ravenna, quali e quanti

Basilica di San Vitale

La Basilica di San Vitale è uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana e bizantina non solo in Italia ma nel mondo. La Basilica di San Vitale è stata inserita nei siti che sono Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO già nel 1996. L’interno di questa favolosa Basilica è costellato di splendidi mosaici che ricoprono tutta la cupola. Fra i soggetti raffigurati nei mosaici ci sono l’imperatore Giustiniano, la moglie Teodora e il Cristo. Quello che si trova rivolgendo lo sguardo al pavimento è invece un labirinto, simbolo del peccato e del percorso dell’anima verso la purificazione.

Mausoleo di Galla Placidia

Piccolo all’esterno, sembra impossibile che possa esserci tanta magnificenza in un monumento di così piccole dimensioni. Il Mausoleo di Galla Placidia è una vera chicca che solo chi ha visto può capire, spesso nemmeno le foto rendono giustizia. Il Mausoleo di Galla Placidia in pochi metri quadri racchiude mosaici preziosissimi, i più antichi di Ravenna. Il Mausoleo venne costruito dall’imperatore Onorio che lo dedicò a sua sorella Galla Placidia. Il tema dei mosaici, infatti, è la vittoria della vita sulla morte. L’atmosfera all’interno del Mausoleo è davvero suggestiva.

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo si trova nel centro di Ravenna ed è uno dei monumenti più visitati. La Basilica di Sant’Apollinare è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO nel 1996 e quello che la caratterizza è che custodisce il più grande ciclo musivo conosciuto fino ad oggi. E` necessario vederla dal vivo per capirne non solo l’eleganza ma anche la sua maestosità. La basilica fu eretta per volere del re goto Teodorico come luogo di culto ariano e riconsacrata al culto cattolico nell’epoca di Giustiniano, dopo la conquista della città da parte dell’impero bizantino.

Tomba di Dante

La Tomba di Dante si trova proprio a Ravenna. Dante, esiliato dalla sua città natale trascorse a Ravenna i suoi ultimi anni fino alla sua morte avvenuta nel 1321. Le spoglie sono ospitate in un piccolo tempio neoclassico presso la Basilica di San Francesco. I Francescani ne trafugarono e conservarono le ossa per diversi secoli, opponendosi ai tentativi di riportare le spoglie a Firenze. Inoltre furono sempre loro a salvarle dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Un luogo da visitare assolutamente soprattutto in virtù della ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Poeta.

Consorzio Vini di Romagna Federica Piersimoni

Consorzio Vini di Romagna Casa Artusi

Consorzio Vini di Romagna Casa Artusi

Esperienza in cucina con Casa Artusi

Volevo andare a Casa Artusi da tanto, tanto tempo e finalmente grazie a questo viaggio ne ho avuta l’occasione. A Casa Artusi ho scoperto finalmente e nel dettaglio la storia di Pellegrino Artusi e la sua intuizione incredibile di racchiudere in un solo libro tutte le ricette che lui stesso incontrava durante i suoi numerosi viaggi.

Casa Artusi oggi è una “casa” che accoglie, sì, ma è anche un laboratorio dove sperimentare, grazie ai corsi di cucina tenuti dalle “Mariette”, e soprattutto un luogo dove degustare, visto che al piano terra si trova il Ristorante Artusi. Vi invito a dare un’occhiata al
sito web, per scorrere e curiosare fra i molti corsi proposti e gli appetitosissimi menu del ristorante.

Grazie alla mia Marietta (questo nome viene da Maria Sabatini, la domestica di Pellegrino Artusi) qui in foto, sono riuscita in quella giornata uggiosa a preparare una sfoglia degna di nota e anche tutte le paste fresche che una volta erano preparate in gran quantità nelle case romagnole. Usanza che in parte purtroppo si è persa, ma devo dire che potrei far domanda per essere anche io una Marietta 🙂

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