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  >  Destinazioni   >  New York, viaggio di famiglia: la seconda volta nella Grande Mela
Federica Piersimoni seconda volta a New York

Tornare a New York una seconda volta è stata un’esperienza esaltante, soprattutto perché rispetto alla prima volta, in questo viaggio era presente anche nostro figlio. Un viaggio diverso, sia perché a distanza di 10 anni New York è ancora più complicata, ma anche perché ci siamo concentrati molto meno sulle cose “da vedere” e abbiamo vissuto molto di più.

Partiamo dal principio e dai consigli pratici. Siamo stati a New York nel periodo delle feste di Natale, periodo in cui è noto che i voli costano molto di più. Per prenotarli ad una cifra ragionevole quindi, abbiamo acquistato i voli ad agosto dello stesso anno (per partenza 31 dicembre 2022 e ritorno 7 gennaio 2023). Il volo del 31 dicembre era il più economico di quelli all’interno delle festività natalizie e abbiamo deciso di prendere proprio quello in quanto non ci interessava molto “fare il capodanno”, ma molto di più svegliarci il 1 gennaio del nuovo anno in una nuova città (e che città!). Siamo partiti da Bologna con Lufthansa, scalo a Monaco all’andata e ritorno con scalo a Francoforte. Avendo preso dei voli con partenza alle 8.30 del mattino, abbiamo pensato fosse utile per noi prendere anche in questo frangente il servizio di car valet che ti permette di arrivare davanti all’aeroporto, consegnare la tua auto ad un “valletto” appunto ed entrare subito in aeroporto. In questo modo l’ingresso in aeroporto è semplice e veloce, zero file e zero sbattimento. L’auto viene portata in un garage e viene riconsegnata con la stessa metodologia al ritorno. In questo viaggio specifico poi, abbiamo deciso di prendere anche il servizio lavaggio auto, interno ed esterno, in questo modo al ritorno da New York alle 9 del mattino, avevamo l’auto ad attenderci fuori dall’aeroporto bella pulita: più di così.

Dove dormire a New York, zona e appartamento

Discorso molto interessante questo, in che zona dormire a New York e in quale struttura? Personalmente ho subito preferito l’idea di dormire in un appartamento e la mia idea è ricaduta su Sonder, un sito di affitto appartamenti con tanti confort. Eravamo stati in un Sonder già alcuni anni fa quando avevamo alloggiato a San Diego, trovandoci molto bene. Questa volta a New York ci siamo trovati altrettanto bene anche se la frequenza di soggiorni a New York è decisamente maggiore di tante altre città degli Stati Uniti, quindi gli alloggi sono belli sì… ma non perfetti. L’appartamento rispetto al classico hotel ha una cosa che io trovo utilissima: la cucina! Ogni mattina abbiamo potuto prepararci la colazione a qualsiasi ora e credetemi che con il jet lag addosso sarà une benedizione…la prima mattina abbiamo fatto colazione alle 4.30 (nessun hotel vi consentirebbe una colazione a quell’ora se non con il costosissimo servizio in camera). Tranne per l’ultima mattina in cui il jet lag ci era quasi passato, tutte le restanti mattine abbiamo fatto colazione alle 5 circa. La cucina con caffè, frigo, tostapane e piastre elettrice, ci ha davvero salvato la vita in alcune occasioni… anche quando ci veniva fame la sera e non volevamo uscire perché stremati dai km fatti di giorno. Una comodissima pasta in bianco in casa in appartamento e risolvevamo la cena… con un bambino piccolo poi è davvero il massimo!

In quale zona prendere appartamento o hotel? Considerando che la prima volta che siamo stati a New York avevamo preso un appartamento su Airbnb ad Harlem e di fatto esplorando bene la parte nord della città da cui partivano tutte le nostre giornate, questa volta abbiamo deciso di alloggiare a sud di Manhattan. Abbiamo preso l’appartamento a Battery Park, esattamente al Sonder di Wall Street. La scelta della zona è stata dettata da due motivi: innanzitutto pur essendo ancora a Manhattan la zona di Battery Park è molto più economica di altre perché oggettivamente un po’ decentrata. La sera infatti non c’erano grandi locali nei dintorni ma oggettivamente noi non saremmo usciti con il jet lag che ci obbligava ad andare a dormire alle 20 di sera. Se però siete delle persone che amano uscire, dovete mettere in conto che da questa zona dovete necessariamente prendere la metro. Altra cosa che ci ha convinti ad alloggiare a Battery Park è il fatto che a meno di mezzo km ci sono ben 3 linee distinte della metropolitana, che ti portano oggettivamente ovunque senza fare troppi cambi. Questo è davvero fondamentale.

Cosa vedere a New York la seconda volta

Per chi si sta preparando a partire per New York per la prima volta, segnalo la guida di New York che scrissi la prima volta che andai nella Grande Mela. Se volete l’itinerario completo di 10 giorni, non dimenticate di leggere anche la seconda parte della guida di New York. In questa guida divisa in due articoli troverai il meglio del meglio, sia per le cose da vedere, per le zone, per i consigli sui pass, per la metropolitana e per le cose storiche da mangiare.

Chi invece sta cercando un articolo sui suggerimenti del secondo viaggio a New York, può tranquillamente rimanere su questo articolo perché ne darò diversi. Dicevo, siccome la prima volta a New York abbiamo visto davvero tantissime cose, la seconda volta ci siamo concentrati su alcune lacune che avevamo dal primo viaggio.
Come musei abbiamo visto solo l’American Museum of Natural History, quello per intenderci di Una notte al Museo che durante il primo viaggio avevo visto solo io ma che ho rivisto con piacere. Poi abbiamo visto il Guggenheim e infine siamo tornati al Top of the Rock (che avevamo già visto la prima volta). L’American Museum of Natural History l’abbiamo rivisto per il piacere di Giulio, anche se a lui non è interessato molto. C’è da dire che rispetto ad alcuni musei di storia europei, molto interattivi, il Museo di Storia Naturale di New York, non solo non è affatto interattivo, ma è anche molto grande e necessita di tante spiegazioni per un bambino di 7 anni che preferirebbe toccare tutto e interagire con la storia e la scienza. Mi hanno invece suggerito un museo molto interattivo ma anche un po’ lontano da Manhattan che vi indico (noi non siamo riusciti a vederlo purtroppo) che invece potrebbe interessarvi: si tratta del New York Hall of Science nel Queens. Il Guggenheim lo abbiamo visto per la prima volta in quanto alla prima visita avevamo visitato il MOMA. A mio parere meritano entrambi. Il MOMA merita per le incredibile opere che ha al suo interno che probabilmente riuscirete a vedere tutte in una volta solo in quel posto lì. Il Guggenheim vale una visita anche solo per la sua struttura, bellissima, un’opera d’arte a sé. Per il Guggenheim ho trovato un’applicazione che si chiama Connects che fa da audioguida nei più importanti musei del mondo in italiano. Ve la segnalo perché Giulio ama seguire le mostre con le audioguide e ho trovato questo sistema molto utile per coinvolgerlo durante la visita al Guggenheim. Infine il Top of the Rock che è sempre un’esperienza che secondo me vale la pena rifare anche per il secondo viaggio a New York. Avere una vista su tutta la Grande Mela è un’esperienza incredibile, una vista che non stanca mai!

La seconda volta che sa un po’ di prima volta

Sono tante le cose che ci siamo resi conto, proprio mentre vivevamo New York ancora una volta, non avevamo fatto nel nostro primo viaggio e a cui abbiamo voluto porre rimedio. Ci sono esperienze, anche gastronomiche che vale la pena ripetere, come l’hamburger di Shake Shack a Madison Square Park, che anche se è all’aperto va bene anche a dicembre, ve lo assicuro! Ma vale la pena anche scoprire posti nuovi come l’hamburger favoloso di Burger Joint che abbiamo trovato non con poca fatica all’interno della hall di un hotel, un localizzo nascosto da una tenda di velluto rosso… una cosa assolutamente poco nota. Un hamburger favoloso di cui ancora ho nostalgia! Un’altra cosa che non avevamo provato la prima volta ma che ci è piaciuto tanto assaggiare, sono i pancake di Sarabeth’sconsiderati tra i migliori in città. Tra le altre cose che abbiamo voluto vedere e “provare” c’è stato Brooklyn. Relegato all’ultimo giorno di viaggio (in realtà ci avevamo provato qualche giorno prima ma quel giorno aveva piovuto, costringendoci a trovarci un museo per il pomeriggio), questo quartiere è stato un’enorme sorpresa. Sentivo da tempo di quanto Brooklyn fosse bella e meglio anche rispetto a Manhattan e quindi era tempo che volevo girarla meglio.

Cose che mi sono piaciute a Brooklyn

Brooklyn mi ha letteralmente colpita, per i suoi locali, per le persone che ci vivono, per la sua anima. Mi ha così colpita che la prossima volta, se e quando ci sarà, vorrò alloggiare proprio a Brooklyn e vivermi il quartiere. In realtà non è stato solo Brooklyn, ma anche Dumbo Williamsburg che vorrei davvero approfondire meglio. Tra le cose che mi sono piaciute a Brooklyn, sicuramente non posso che consigliare luoghi da mangiare e da vedere/visitare. A DUMBO (tra Manhattan e i ponti di Brooklyn) si trovano un paio di posticini, il
Time Out Market New York in cui abbiamo pranzato, ma anche (di nuovo) Shake Shack. Il Time Out Market si trova in tantissime città anche europee… la nostra prima esperienza in questo mercato è stato a Lisbona. Non è quindi una cosa esattamente locale, è però un bel luogo dove passare qualche ora in viaggio. Se invece volete provare cose più locali, vi consiglio Café Luluc, si parla di pancake migliori di Brooklyn… non avendoli provato tutti non posso confermare, ma vi assicuro che sia i pancake che i french toast erano molto buoni. Un altro luogo molto carino è Brooklyn Farmacy & Soda FountainQuesto locale è del 1920 e qui allora era una farmacia, l’arredo ne mantiene ancora oggi le sembianze anche se oggi quello che viene venduto e preparato è solo cioccolata in tazza, gelato e dolci. Un posto molto carino dove sedersi e da fotografare.

Oltre questo, a Brooklyn c’è una libreria in cui mi sono sentita a casa, si chiama Books are Magic (e mi sono comprata anche la loro tazza, tanto sono rimasta ammaliata). La libreria ha due sedi, entrambe a Brooklyn e non sono troppo distanti l’una dall’altra, tanto che in un pomeriggio solo le ho trovate entrambe senza nemmeno cercarle. La libreria è un luogo di cui sarei pazzamente innamorata se abitassi a Brooklyn ma ne sono già fan sfegatata pur non abitando vicina.

E poi?! E poi c’è Brooklyn nella sua bellezza. C’è Prospect Park, ci sono le casette e i parchi giochi di Park Slope e c’è il Brooklyn Bridge Park con la sua passeggiata incredibile al tramonto (ma anche alla sera e al mattino) con da un lato Manhattan e i suoi grattacieli e dall’altro le casette basse e gli appartamenti a vista che mi hanno fatta letteralmente impazzire. Praticamente erano più gli appartamenti che guardavo rispetto al panorama… ma io sono malata di case e di interni! 😀

Considerazioni e consigli sparsi su NY

Ultimi due consigli e link a due vecchi articoli che vi passo e che vi potrebbero piacere, sono: 10 cose che mi sono piaciute di New York e 5 cose che non mi sono piaciute di New York. Devo dire che se dovessi rifare questa lista oggi, nelle 5 cose calcherei la mano sulla sporcizia dato che ne abbiamo vista tantissima (a Brooklyn mooooolto meno) e sulle persone per strada, ovunque, ad ogni ora del giorno e della sera (anche in questo caso a Brooklyn mooooolto meno). New York nel complesso è una città che nel bene e nel male attira ed è difficile da dimenticare. E` una città estremamente complessa e complicata con tante contraddizioni ma anche ammaliante ma diversi punti di vista. Un viaggio a New York va fatto nella vita, è una meta troppo incredibile per non goderne almeno un po’. Pensateci con calma però a quando farla e come. I bambini si divertono tantissimo a Central Park, ma la città nel suo complesso può risultare, a mio avviso, a tratti soffocante, ecco perché oltre a Central Park e a Brooklyn nella mia idea c’è che la prossima volta si potrebbe andare negli Hamptons, una zona di mare poco lontana da New York (se in primavera o in estate ancora meglio).

Ci sarà una terza volta e riuscirò a raccontarvi e a farvi vedere su Instagram anche queste località? Lo scopriremo solo vivendo! 😀

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