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Viaggio a Roma

Due giorni a Roma sono davvero volati, soprattutto perché non tornavamo nella Capitale da una vita e dire che una volta ci abitavamo, molto prima di Giulio ovviamente. Abbiamo portato Giulio a vedere la nostra vecchia casa, a Borgo Pio, proprio dietro il Vaticano: che bellezza. La reazione di Giulio è stata non come ce l’aspettavamo, ci ha detto e nemmeno in modo simpatico, ma davvero abitavate qui? Lui è abituato ad altre città, ad altri appartamenti e ancora non comprende a pieno la bellezza dei palazzi storici di Roma, i sampietrini, le vie strette, i nasoni… insomma, prima o poi ci torneremo e sono sicura se ne innamorerà anche lui com’è capitato a me tempo fa.

Di una cosa però Giulio era già innamorato e non vedeva l’ora di essere a Roma per provare la Carbonara. Il suo babbo gliela prepara una volta a settimana, perché Giulio è un patito e ogni volta che ne assaggia una nuova, la inserisce nella sua personalissima classifica. Ad oggi quella del babbo non l’aveva battuta nessuno, fino a quando Giulio non ha assaggiato la Carbonara a Roma 😀

A Roma abbiamo soggiornato per due notti in un luogo strepitoso, a Prati. Un ottimo luogo per godersi Roma sia in auto, perché nel nostro hotel c’era un bel parcheggio, sia a piedi, perché l’albergo è vicinissimo alla stazione della metropolitana Cipro. Tra l’altro tra i tanti servizi del Mama Shelter c’è anche la piscina, insomma… cosa volere di più? Da ultimo (ma non ultimo) io mi sono anche goduta un concerto di musica classica illuminato solo dalle candele e pensate un po’, in completa solitudine: che goduria immensa! Ma andiamo per ordine, ora vi racconto bene bene tutto, così se poi siete curiosi di replicare qualche mia esperienza, qui trovate tutti i dettagli e le informazioni che vi servono.

Mama Shelter, alloggiare anche con i bambini

Nella giungla selvaggia degli affitti e appartamenti romani, noi abbiamo trovato un’ottima soluzione: Mama Shelter. Nata in Francia, Mama Shelter è arrivata anche in Italia dove a Roma ha aperto il primo in assoluto Mama Shelter con spa e piscina. Tante le cose che mi hanno stupito di questo hotel a partire dalla posizione, siamo a Prati, è l’enorme disponibilità di servizi: dalla piscina appunto fino alle serate a tema, la pizzeria, il ristorante e il brunch. In due sere che siamo stati a Roma, abbiamo cenato sempre al Mama Shelter e ho notato che oltre ai tanti clienti dell’hotel che cenavano lì come noi, il ristorante e la pizzeria, ma anche il rooftop erano frequentati da persone del quartiere che festeggiavano compleanni o semplicemente uscivano a cena. Se in un posto riesci a farci entrare i locali, significa che si mangia davvero bene e così è, posso testimoniarlo!

Il concept del Mama Shelter è quello di essere un punto di riferimento per il turista che sta esplorando la città ma non solo, l’idea è anche quella di fornire tutti i servizi a far sentire bene l’ospite che si trova in viaggio. Un hotel dai tanti pregi (c’è anche il parcheggio sotterraneo per chi se lo stesse chiedendo), molto colorato e divertente, lo può testimoniare mio figlio che ha passato un sacco di tempo a giocare al “vecchio” Super Mario e al biliardino. Tanti bambini e tante famiglie ospiti della struttura, ma anche tantissime coppie. Una grande varietà di turisti, dagli americani agli italiani, io mi sono sentita davvero a mio agio.

La spa e la piscina si trovano al piano sotterraneo, dove c’è anche la palestra. Qui vengono ricreate le terme romane, del resto la città in cui nasce questo Mama Shelter è iconica e va rispettata la sua storia. Oltre alla piscina anche il bagno turco e la sauna. Un chiostro dove rilassarsi e stendersi, proprio come facevano gli antichi romani. Abbiamo tra le altre cose, provato anche il brunch del Mama Shelter, dalle 12 alle 16 è possibile assaggiare delizie salate e dolci e fare il pieno di golosità!

Ultima nota di merito è per la camera. Ampia, con un televisore enorme (ormai siamo tutti drogati di serie televisive e la sera in camera ci si vuole rilassare, si sa), accappatoi e ciabattine e un grande bagno, che ricorda l’architettura romana con i suoi archi. Proprio nel bagno ho trovato i saponi e i prodotti da bagno che mi sono piaciuti tantissimo. Una produzione esclusiva francese di Mama Shelter, saponi solidi tre in uno per faccia, corpo e capelli che mi sono piaciuta tanto, sia perché davvero buoni per il mio corpo e i mie capelli, sia perché buoni per l’ambiente. Davvero bravi!

Candle Light Concert

Durante il mio viaggio a Roma, essere riuscita a seguire un concerto di musica classica, o comunque un concerto che riproducesse le migliori colonne sonore dei film, per me è stata una bellissima esperienza. Il concerto che ho seguito aveva un focus chiaro, riprodurre le migliori canzoni dei film da Nicola Piovani e Ennio Morricone passando per tantissimi altri. Circa 60 minuti di bellezza, ma Bellezza vera, armonia, ascolto, applausi e sì anche lacrime. Lacrime perché la musica è un linguaggio universale è emozione e amore, la musica ti parla al cuore ed è così semplice ascoltarla e lasciarsi andare.

Mi sono emozionata tanto ascoltando tutti i brani proposti dal Quartetto d’archi “J Music Classical Ensemble” e già sarebbe bastato questo a rendere magica l’esperienza. Se poi ci aggiungiamo anche la bellezza del luogo, la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi e ancora l’enorme distesa di candele accese e il concerto a luci spente… bé che dire: MAGIA allo stato puro.

Sono stata davvero contenta di ascoltare questo concerto nello specifico perché molte canzoni mi hanno ricordato i film visti, come “Titanic” o “La vita è bella” o ancora “C’era una volta in America”, ma le proposte sono tante e varie. I Candle Light Concert propongono infatti una serie di concerti di musica classica presenti in più di 90 città in tutto il mondo. Non solo musica classica tra l’altro, i concerti  comprendono jazz, pop e balletto, rendendo omaggio ai principali successi di artisti contemporanei come i Queen, i Coldplay, Taylor Swift e tantissimi altri. 

Crazy for Kids al Chiostro del Bramante

Da quando Giulio è diventato un pochino più grande, direi negli ultimi due anni, è molto più semplice godersi le città e soprattutto godersi i musei. Così come abbiamo fatto per Vienna, anche a Roma abbiamo trovato un museo dove andare a curiosare. Siamo stati fortunati perché siamo capitati proprio durante la mostra Crazy al Chiostro del Bramante. La mostra ospita fino al 2023 una serie di artisti di arte contemporanea. La mostra si visita in maniera molto veloce, se si vuole, ma è possibile fermarsi nelle stanze anche “più del dovuto” per ammirare le opere o per scattarsi foto (sì, è bella tanto da farsi una marea di selfie!).

A me e a Giulio è piaciuta per diversi motivi. Innanzitutto la mostra si presta molto bene ad essere seguita anche per i più piccoli (lui attualmente ha 6 anni). Attraverso un qr code si possono visualizzare le 17 tracce audio che raccontano le opere all’interno della mostra Crazy, Le tracce audio si ascoltano direttamente dal proprio smartphone, quindi non è necessario noleggiare o affittare nessuna audioguida. Le tracce audio durano pochi minuti e sono comprensibilissime anche per i bambini e laddove c’è qualche termine o concetto più complicato è un ottimo modo per approfondirlo insieme all’interno della mostra.

Al piano di sopra, il Chiostro del Bramante ospita un bar molto carino e particolare. Particolare perché alla fine fa comunque parte della mostra, carino perché si affaccia all’interno del Chiostro vero e proprio. Quindi se dopo la mostra volete prendere un caffè o anche mangiare qualcosa, potete farlo qui.

Carbonara oh mia carbonara

Da qualche mese a questa parte a Giulio è venuta un’incredibile passione per la Carbonara, lo dicevo proprio a inizio articolo. Ogni volta che ne assaggiamo una subito inizia a rifare la sua classifica. Prima di Roma quella del babbo era rimasta imbattuta. Fino a Roma, appunto. La prima carbonara assaggiata al Mama Shelter ha subito spodestato quella del babbo 😀

Il secondo giorno a Roma abbiamo provato un’altra carbonara, ma non è riuscita a superare quella del Mama Shelter, che Giulio ha comunque riordinato la sera in hotel. Risultato: tre carbonare in due giorni! Se me lo state chiedendo, no non si è ancora stufato di questo piatto, tanto che mentre scrivo a soli 5 giorni dal viaggio a Roma, Giulio mi ha chiesto la carbonara per cena!

Parlando di posti dove andare a mangiare una buona carbonara, devo dire che io sono più affezionata alla cacio e pepe, mio vero piatto preferito romano. La nostra idea era di andare da Roscioli, dove anni fa eravamo più o meno di casa. Tornati da turisti e ovviamente nel weekend non abbiamo prenotato e siamo rimasti “a bocca asciutta”, è proprio il caso di dire. Abbiamo ripiegato per un locale lì vicino in cui abbiamo mangiato bene, niente da dire, Roscioli sarebbe stata tutta un’altra storia ovviamente. Questo per ricordarvi che dovete prenotare. Roscioli come altri ristoranti, da qualche tempo a questa parte alla prenotazione richiede a garanzia una carta di credito in cui addebita un minimo se non vi presentate. A noi era capitato così questa estate quando eravamo andati a pranzo da Moreno Cedroni, ma ci eravamo presentati e avevamo anche mangiato divinamente, quindi ecco… solo un’indicazione la mia.

Una curiosità che ormai sento sempre più spesso, ma di cui non ho certezza, quindi prendete questa mia rivelazione con le pinze. Pare che la carbonara sia sì un piatto preparato nel Lazio, ma che la sua ricetta originaria non fu preparata per la prima volta a Roma o comunque nelle città laziali, ma bensì in Romagna e proprio a Riccione! Vi torna questa notizia? La sapevate? Devo fare qualche ricerca più approfondita, senza dubbio, intanto buona carbonara (o cacio e pepe in base a quello che preferite) a tutti! Evviva la pasta!

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