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  >  Destinazioni   >  Il Piemonte che non ti aspetti e i miei quattro giorni di viaggio
Federica Piersimoni Lago Maggiore

Sono stata in Piemonte già alcune volte, ma devo ammettere che il Piemonte è ricco di luoghi da vedere, piatti da assaporare e borghi e bellezze artistiche da non perdere. In quattro giorni di viaggio sono riuscita a vedere, fare, gustare tantissimo Piemonte e ho collezionato indirizzi a non finire. Indirizzi che potrebbero esserti utili per il tuo viaggio, che potresti provare o suggerire a qualche amico. Iniziamo!

Posso tranquillamente dire di poter dividere la mia esperienza in Piemonte, grazie anche a Visit Piemonte e Lonely Planet in quattro categorie: outdoor, arte e cultura, enogastronomia e i borghi. Mi sono lasciata guidare da chi conosce la Regione molto meglio di me, cercando di apprendere il massimo, facendomi coinvolgere nei racconti e nei gusti e le abitudini. Ho scoperto un Piemonte incredibile, dalla città ai laghi, dalle vigne all’arte, un Piemonte che racconta la sua terra con grande orgoglio e passione, com’è giusto che sia perché anche io ho scoperto un Piemonte che non ti aspetti!

Federica in ebike

Langhe viti

Federica nella Langhe

Mondovì Alta

Mondovì

Langhe

Libertà nelle Langhe, l’esperienza unica dell’e-bike in vigna

Uso la bicicletta ogni giorno a Rimini, ma un conto è spostarsi in città e su un terreno pianeggiante e un altro è farlo nelle Langhe! Che esperienza incredibile farlo in e-bike, con una guida tutta per me a spiegarmi i percorsi, come utilizzare una bicicletta elettrica (per me era la prima volta) e a raccontarmi le bellezze del territorio.

Quello che mi ha colpito di questa esperienza non è stata una cosa sola, ma diverse. Le Langhe le conosciamo tutti, sono un luogo compreso tra Cuneo e Asti, riconosciuto come Patrimonio Mondiale dall’UNESCO. Le Langhe sono perfette per chi ama i vini piemontesi, per chi ama lo sport e per chi vuole passare una bella vacanza con gli amici o con la famiglia. I paesaggi sono mozzafiato, i percorsi in e-bike fattibili e anche molto interessanti. Nel mio viaggio in Piemonte, assieme a Fabrizio di Insite Tour ho scoperto la BAR to BAR, l’itinerario dal Barbaresco al Barolo, da percorrere a piedi o in bicicletta, con un accompagnatore o da soli (noleggiando quindi solo l’attrezzatura). Tra l’altro è possibile farlo anche con i bambini, Fabrizio affitta anche carrellini per i più piccoli.

Nelle Langhe, un’altra cosa meravigliosa che ho potuto vedere con i miei occhi è il progetto Chiese a Porte Aperte. Il progetto, tutto incentrato sull’applicazione che si può cercare con il nome che ho appena indicato, permette agli utenti di visitare alcune chiese del Piemonte, accedendo tramite il solo utilizzo della tecnologia. Mi spiego meglio. Una volta scaricata l’applicazione, si accede alle chiese che si incontrano sul territorio (e segnalate dall’applicazione), grazie alla lettura del QR code presente sulla porta della chiesa. Un sistema automatizzato permette al visitatore non solo di entrare ma anche di ascoltare con una voce registrata la storia della chiesa. Ho trovato questo sistema meraviglioso ed è così che ho potuto vedere con i miei occhi l’ultima opera di David Tremlett nelle Langhe, all’interno dell’ex oratorio di San Michele l’opera si chiama proprio Per le Langhe. La sua opera più famosa è forse l’interno de La Cappella del Barolo, perché l’esterno è dell’artista Sol LeWitt.

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Piatto Fritto

Federica in Piemonte

Piatti del Piemonte

Ferrua Biella

Martini a Torino

L’enogastronomia del Piemonte, piatti sempre diversi, sempre pieni di gusto

Durante il mio soggiorno in Piemonte, ho fatto una domanda ai lettori che mi seguono anche nel mio account su Instagram. La domanda era, qual è il piatto che più associ al Piemonte? Non ci sono stati dubbi, il vincitore assoluto è stata la bagna cauda. Ora, avendo soggiornato in Piemonte in piena estate, non ho assaggiato la bagno cauda e prometto solennemente che l’assaggerò al mio prossimo viaggio in Piemonte. Detto questo, non mi sono di certo fatta mancare i piatti di punta di questa regione! Leggi qui.

Durante il mio viaggio ho assaggiato alcune specialità del Piemonte in posti in cui il piatto valeva quanto la sua presentazione o il contesto e la cornice in cui era inserito. A Torino ad esempio, al Pastificio De Filippis ho assaggiato quello che ho definito il miglior vitello tonnato mai assaggiato prima. Una vera goduria, mi viene ancora la salivazione se ci penso!

Nelle Langhe, esattamente a La Torricella ho assaggiato il celebre Piatto Fritto del Piemonte. Per chi non lo conoscesse, non è un semplice fritto, ma è composto da fegato, salsicce, costolette, cervella, frattaglie e chi più ne ha più ne metta, oltre alle verdure (fritte) per alleggerire il tutto. Nei pressi del Lago Maggiore ho avuto il piacere di assaggiare anche il Piatto Fritto di Lago, tra le altre grandi specialità del luogo, forse un po’ meno conosciuto.

Una bellissima scoperta è stata per me il centro di Mondovì, famosissimo per la sua Torre Civica del Belvedere (la foto classica che si vede spessissimo è quella della Torre con il suo grande orologio). Nel centro di questo Borgo al quale si arriva anche tramite una funicolare, si trova il carinissimo Caffè Bertaina Osteria. Devo dire che mi ero già innamorata di questo locale, dei suoi colori e del suo arredo ancora prima di assaggiare i piatti, subito dopo l’ho amato alla follia. Qui ho assaporato gli agnolotti del plin e subito dopo un gelato alla vaniglia con sale islandese e pistacchio di Bronte. Se abitassi a Mondovì, sarei lì ogni mattina a fare colazione, ammirando la città che si sveglia.

Come non citare poi i caffè storici di Torino? Caffè Torino, Caffè Fiorio, Baratti e Milano e gli immancabili Caffè Stratta e Caffè San Carlo. Se amate il caffè, ma anche se volete fare un tour per i luoghi storici storici di Torino, questi sono tutti caffè da mettere in lista!

Torino

Torino Mole

Torino Museo Egizio

Vicoforte chiesa

Vicoforte interno

Vicoforte Federica Piersimoni

Arte e cultura, da Torino alle Langhe fino ai laghi del Piemonte

Il Piemonte è intriso di cultura. La si nota ovunque, con i suoi musei, le sue chiese, le sue strade e nei suoi borghi. Anche le strade, spesso non sono solo strade, sono storia che racconta e che parla al visitatore. Spesso, purtroppo, la si conosce solo se la si visita con qualcuno del luogo o con una guida che conosce bene il territorio. Credo valga la pena provare a conoscere meglio quello che vediamo, senza passarci distrattamente, rischiando di perdere un pezzo della nostra storia italiana.

A Torino ho avuto il piacere di rivedere dopo tantissimi anni il Museo Egizio. Lo avevo visto tanto tempo fa quando non era ancora stato ristrutturato e devo dire che è meraviglioso ora. Ampio, luminoso, con un percorso dedicato ai bambini e con tantissimi elementi per conoscere la storia egizia con una autoguida o un percorso guidato. Il Museo Egizio di Torino è considerato il primo museo egizio al mondo per grandezza e il secondo a livello di reperti storici, dopo il Museo Egizio del Cairo.

La seconda esperienza parlando di cultura e arte, che ho fatto nei pressi di Mondovì, a Vicoforte, è stata (oserei dire) scenica. Si chiama Magnificat, non a caso, l’esperienza realizzata dall’associazione Kalata! che porta i visitatori all’interno del bellissimo Santuario di Vicoforte, per poter così ammirare il capolavoro del Barocco piemontese a pochi centimetri dal proprio naso. L’esperienza parte dall’ufficio di Vicoforte di Kalata!, spiegando ai visitatori come si salirà fino a 60 metri di altezza per raggiungere quella che ad oggi è la cupola ellittica più grande del mondo. Si parte in tutta sicurezza, con imbracatura, casco e ad oggi mascherina che deve essere mantenuta per tutto il percorso. Il primo step è a 30 metri circa, lì capisci subito in che impresa ti sei cacciato. La paura dell’altezza, per chi ne soffrisse, lascia già il posto alla meraviglia, allo stupore. E` arrivando al cupolino dei 60 metri però che si spalanca la bocca, si è grati per averci creduto e si pensa solo ad una cosa “che bellezze immense abbiamo in Italia!“.

Monforte Piemonte

Biella

Biella

Orta

Isola Bella

Federica davanti Isola San Giulio

Borghi pieni di racconti, di storia e di vita, è anche questo il Piemonte

Borghi, il Piemonte come tutta la nostra bella Italia, ne è pieno. Siamo pieni di borghi e pieni di bellezze ancora raccontate da chi i luoghi li abita, da chi conosce la storia, le leggende, le voci e i volti di un territorio. Amo i borghi perché sanno parlare tutti la stessa lingua, nonostante gli accenti, da nord a sud in Italia siamo ricchi di un bene inestimabile, la storia e la nostra cultura. I borghi sono il tributo al nostro Paese che non dovremmo mai dimenticare.

Tra i miei borghi preferiti in Piemonte, tra quelli che ho potuto vedere ovviamente, non posso non citare Monforte d’Alba. Con i suoi 2000 abitanti è uno dei Borghi più belli d’Italia e qui la mattina sembra di svegliarsi in una cartolina, soprattutto se di alloggia nella parte alta. L’altro borgo che mi ha stupito è stato Mondovì alta, il suo centro così piccolo ma così curato, i galli e le mongolfiere sempre presenti come simbolo del borgo e la sua gente così accogliente.

Biella, non proprio un borgo ma una città che incanta, sì anche con la pioggia. Città natia della Menabrea, patria dei canestrelli che ho potuto assaggiare allo storico Ferrua. Infine con la funicolare si arriva al Piazzo, centro della movida biellese, ricco di locali che si affacciano nella grande piazza dove si trova anche l’antico Comune. Lì si trova anche il bellissimo ed elegante Palazzo La Marmora sede di mostre e location ideale per eventi e matrimoni. In una giornata di sole, da qui si vede tutta Biella.

Ultimo, ma non ultimo per importanza, è il bellissimo Lago Maggiore e il Lago d’Orta. Sul Lago Maggiore si possono visitare le Isole Borromee, io mi sono innamorata dell’Isola Bella, dei suoi interni, del giardino barocco all’italiana ma anche della sua splendida vista su Stresa. Prometto che la prossima volta non mancherò di visitare anche l’Isola dei Pescatori, per cui durante questo viaggio non c’è stato tempo. Entrambe le isole si raggiungono da Stresa tramite imbarcazione privata o con il servizio pubblico di navigazione. Presso il Lago d’Orta invece ho visto il Borgo di Orta San Giulio, un posto speciale, un luogo che mi ha lasciato d’incanto per la bellezza. Mi immagino passare qualche giorno sul Lago d’Orta, svegliarmi ogni mattina ammirando il Lago e facendo colazione con un caffè in terrazza. Anche qui non sono riuscita a visitare l’Isola di Orta San Giulio ma l’ho solo ammirata dalla riva del Lago d’Orta. Incantevole anche dal mio punto di vista.

Il Piemonte che non ti aspetti, il concorso

VisitPiemonte, insieme a Lonely Planet Italia, hanno ideato e attivato un concorso che si svolge dal 7 settembre al 21 ottobre 2020. Come si partecipa? Per essere in gara è necessario postare sul proprio profilo Instagram una fotografia, un video, o gallery fotografica  che racconta il territorio piemontese secondo i temi che ti ho appena raccontato, quindi libertà, bellezza, gusto e spirito. Il testo deve avere un massimo di 200 caratteri. Tutte le indicazioni, le informazioni e i dettagli, li trovi nel sito ufficiale del concorso.
Cosa si vince? Un soggiorno in Piemonte per provare una delle esperienze che ti ho appena raccontato. In bocca al lupo!

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