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  >  blog   >  Quattro abitudini da cambiare per vivere meglio
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Da qualche giorno riflettevo su come negli ultimi anni, pochi e semplici accorgimenti mi hanno portata a vivere meglio e a diventare una persona a cui volevo assomigliare da piccola. Mi spiego meglio. Sono sempre stata tentata di scegliere le cose più difficile e nello stesso tempo ho sempre pensato che le scelte drastiche sono la cosa migliore per affrontare un problema o prendere una decisione. In realtà non sono le scelte drastiche la parte difficile, ma il mantenerle a lungo tempo stabili, così come le abbiamo pensate.
Da qualche anno, ci sono delle scelte che ho fatto e che sto portando avanti che mi aiutano a vivere meglio. Alcune mi aiutano solo a livello fisico, mi sento più leggera (nel vero senso della parola), altre mi danno solo una stabilità emotiva in più, mi danno la forza per focalizzarmi di più su quello che succede nel mio mondo, su quello che io voglio vedere e non su quello che vogliono farmi vedere gli altri e questo devo dirlo, mi ha proprio cambiato la vita.
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Mai più zucchero

Questa scelta ha una data: 1 aprile 2014, l’anno in cui mi sono ritrasferita da Roma a Rimini, il giorno in cui tutto è riniziato. La ricordo bene quella mattina, stavo a casa dei miei e andando a fare colazione mi dissi “oggi lo zucchero nel caffè non lo metto, anzi non lo metto più“, e così ho fatto. Non sono nemmeno passata dallo zucchero di canna, anche se lo uso nei dolci, in quantità ridotta, nel caffè non metto più niente. All’inizio mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi al gusto del caffè, e se da una parte riuscivo meglio a riconoscere il caffè buono e ben fatto, senza il sapore coprente dello zucchero, dall’altra ero anche invogliata a cercare il buon caffè – quindi doppio vantaggio.
Sapete quanti cucchiaini di caffè al mese ho risparmiato se prima ne mettevo uno per 3/4 tazzine di caffè al giorno? Ecco, tanti, e questo va tutto in salute!
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Mai più televisione

Una scelta consapevole iniziata anche questa a metà aprile del 2014. Con il trasferimento nella nuova casa a Rimini, da subito sono stata tentata di togliere la televisione che avevamo trovato nell’appartamento. Non credo di averla accesa nemmeno una volta, è finita dritta dritta nello scantinato.
Dopo anni di tv (spazzatura) in altre case in affitto e a casa dei miei, mi sono detta “questa è la mia vita e la gestisco io“, non con gli orari delle serie tv, non con gli orari dei tg, nient’altro.
Detto questo, non sapete gli innumerevoli vantaggi del non avere una tv in casa, ora ve ne dico alcuni:
1. i telegiornali non influenzano le notizie che voglio sapere.
Se in Italia scoppia il caso influenza marittima (cosa a caso ovviamente), state pur certi che si parlerà di questa influenza per giorni, anzi per settimane e tutti i tg ne parleranno, ne parleranno i programmi tv e non sentirete altro per settimane. Senza tv decido io quali informazioni devono entrare nella mia casa e con una buona connessione potete avere tutto il mondo da voi, senza preoccuparvi che nessuno modifichi il vostro giudizio o la vostra possibilità di informarvi.
2. Giulio non si rimbambisce davanti alla tv e ai cartoni.
Lo so che i bambini lo fanno, è normale, e anche Giulio quando va dai nonni che hanno la tv si mette a guardare i cartoni, i film o qualsiasi cosa stia andando in onda in tv – e spesso non ci rendiamo conto di quello che viene trasmesso, che viene visto per la prima volta da un bambino, non ce ne rendiamo conto perché lo diamo per normale o ancora peggio per finzione, quando per un bambino finzione ancora non è perché non è in grado di distinguere la realtà da un film.
3. Guardo i film che voglio io senza dover rivedere per la millesima volta Dirty Dancing.
Per carità, amo quel film, come tanti altri film che sotto Natale danno a ripetizione, ma sapete che c’è? C’è che quando vedo su social che sul tal canale tutti stanno guardando quel film perché viene (ancora) ritrasmesso, posso benissimo metterlo su e rivederlo anche io, se mi sale la nostalgia – e senza pubblicità.
4. Non vengo influenzata dalle pubblicità.
Ammetto che a me le pubblicità piacciono molto, quando guardavo la tv venivo rapita da quelle sulle automobili che trovavo davvero ben fatte, ma per il resto le pubblicità non mi mancano e quando sono dai miei la sera e vediamo in film in tv, non mi capacito ancora di come si possano sopportare diecimila interruzioni di pubblicità in un solo film!
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Mai più carne

Non sono vegetariana, ne sono vegana, non posso definirmi in nessuno di questi due modi, sono solo una persona che non mangia carne. O meglio. Fatemi specificare che poi se ci incontriamo da qualche parte o mi vedete in campagna addentare una coscia di pollo, poi passo anche per bugiarda!
Da quasi un anno a questa parte la mia scelta è stata di ridurre drasticamente la carne sulla nostra tavola. Il mio compagno, dopo aver fatto un periodo da vegano, è diventato vegetariano (in senso stretto), io dopo la gravidanza in cui facevo molta attenzione a quello che mangiavo, ho deciso che la carne, tranne in rare occasioni, non fa più parte delle miei gioie culinarie.
Spiego cosa sono le rare eccezioni.
Innanzitutto i salumi, non li compro da anni, forse da quando vivo sola, se non in rare occasioni – tipo cene in compagnia in cui non sai cosa mettere a tavola e sai che i tuoi commensali ne andranno matti soprattutto se accompagnata da una buona piadina – non ho ai comprato salumi. Per la carne idem, pochissima all’inizio da un anno a questa parte mai più comprata.
Però mangio qualche carne, quale?
Mangio la carne di mio zio, o meglio la carne dei polli e delle oche degli animali di mio zio che è un coltivatore e allevatore, in piccole quantità. Mangio le cose che provengono da piccoli allevamenti, di cui conosco i proprietari, e ce ne sono di bravissimi, e di cui so di potermi fidare almeno un pochino di più.
No, la carne non mi manca, non mi manca la tagliata, non mi mancano le salsicce e non sbandiero ai 4 venti che sono vegetariana perché non amo mettere in difficoltà nessuno, perché se mi trovo a cena con altre persone e c’è la carne in tavola, posso benissimo mangiare altro, fare un assaggio se capisco che è qualcosa che vale la pena assaggiare perché magari proviene da un dato allevamento, ecc. ecc. o se i padroni di casa hanno cucinato tutto il giorno per preparare quel dato piatto.
In casa mia però, faccio altre scelte.
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Mai più latte

Da qualche mese a questa parte ho tolto il latte parzialmente scremato dalla mia dieta e ho inserito il latte di riso. All’inizio avevo iniziato a bere il latte di soia, ma dopo i consigli di un caro amico mi sono buttata sul latte di riso preferibilmente da agricoltura italiana (biologica).
Lo prendo la mattina con il caffè e nel dopo pranzo, sempre con il caffè se sono a casa.
Purtroppo nei bar ancora non è così diffuso perché in tantissimi hanno solo il latte di soia che è quello che le persone normalmente chiedono. In questo caso generalmente salto e preferisco il caffè a secco, anche se sarei molto più felice di trovare il mio latte di riso almeno nei bar più grandi.
Ecco i miei quattro cambiamenti che negli ultimi anni mi hanno fatto stare decisamente meglio, anche se sono sempre in cerca di miglioramenti, perché per cambiare in positivo la propria vita a volte basta davvero poco. E tu, hai dei cambiamenti che stai portando avanti che ti hanno fatto stare meglio?
Perché non me li racconti nei commenti qui sotto? 😉
P.s. in foto il latte delle Azzorre. Lì ho bevuto latte (il latte di riso e di soia non esistono) e mangiato carne, perché… vi assicuro che basta arrivarci alle Azzorre per capirne il perché. Un’isola sperduta nell’Oceano Atlantico dove le mucche vivono non felici, di più!

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