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  >  Destinazioni   >  Perché scrivere di un viaggio on the road
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Una delle cose di cui mi sono resa conto di recente, è che nei miei blog mancano all’appello un sacco di post su alcune destinazioni “importanti”. Ad esempio quando sono stata alle Isole Vergini Britanniche o a Mauritius ho vissuto il momento e ho scritto tutti i santi giorni, ma… quante cose mi sono dimenticata di scrivere?
Ripensandoci non ho pubblicato tante foto, non ho scritto delle spiagge più belle dell’isola di Mauritius, o almeno quelle che ho visto io, non ho finito di montare il video della Spagna (ancora?! sì, ancora!) e non ho nemmeno dedicato un post a GranadaNon ho ancora scritto di quanto mi sia piaciuta la Costa de la Luz sempre in Spagna, e nemmeno di quando ho dormito in un bungalow vista mare davanti all’Oceano, o di quando infine, mi sono bevuta quella clara in quel chiringuito sulla spiaggia.
Il bello dei viaggi, che siano on the road o statici e che siano organizzati in autonomia o meno, è per me riuscire a descriverne l’emozione del momento. Fermare su “carta” i pensieri è una delle cose che più mi piace fare mentre viaggio, e non solo sui social network. Devo ammettere che twitter e facebook hanno preso il posto del blog in certi viaggi e in certi momenti della mia vita, ma l’emozione che provo a fine serata nel mettere online il resoconto della mia giornata, è incomparabile a qualsiasi twittata (anche a quella con 18 RT, per intenderci :D).
federchicca-seviglia

Perché scrivo on the road

Ho iniziato a scrivere giornalmente sul blog, durante i miei viaggi direi… nel 2010. Durante il blogtour fatto alle Isole Vergini Britanniche ho tenuto un diario giornaliero delle mie emozioni, di quello che facevamo e soprattutto di quello che vedevamo. Ho anche diversi video del viaggio, spezzoni di video, che non ho mai pubblicato. Ho continuato poi, sempre nel 2010, con l’evento in Trentino e recentemente con Spagna n the Road ho davvero dato il massimo: 24 giorni di racconti pubblicati ogni giorno!
Ammetto che il diario della Spagna è stata una vera e propria fatica, ma ne è valsa la pena. Molte cose che ho visto e vissuto non sono state ancora pubblicate anche perché, con tre blog ho fatto davvero fatica a tenerne aggiornati due. Il terzo purtroppo per 20 giorni l’ho un po’ abbandonato. Ho seguito invece giornalmente la produzione dei contenuti di 2 blog, e anche i relativi social. Una fatica che però mi ha ripagata, sia in termini di soddisfazione personale che lavorativamente parlando.
Oggi come oggi faccio fatica a pensarmi in viaggio senza Mac. Non amo scrivere su carta, non riesco più. Riesco a scrivere solo su una tastiera e non uso nemmeno tutte e dieci le dita per scrivere 😀 ma solo 7! Chi di voi ne usa 10? Fatevi avanti 😀
Quello che mi piace di questo metodo di scrittura non è quello che trasmetto agli altri. Non so come la pensiate voi ma io ho un blog essenzialmente per me stessa. Quello che mi piace del resoconto giornaliero dei miei viaggi è quello che il blog mi permette di ricordare. Scrivere a caldo quello che ho vissuto nelle precedenti 15 ore, pubblicare le foto della mia giornata, mi permette di tenere un diario della mia vita.
spagna on the road
La vera difficoltà del tenere un diario di viaggio, un blog di viaggio on the road, è essenzialmente una: il tempo. Durante il mio viaggio in Spagna o il viaggio a Mauritius, mi sono ritrovata a scrivere fino alle 3 di notte, ovviamente la sveglia suonava alle 8. L’ho fato sempre con il sorriso sulle labbra, altrimenti non l’avrei mai fatto, ma è stata davvero dura. Vivere una giornata piena, come quelle che si vivono solo in viaggio e poi avere il tempo e le energie sufficienti per mettersi davanti al computer, è difficilissimo. Lo si fa solo se si ha la pazienza, la voglia e la determinatezza. A mio avviso è questione di carattere, niente di personale 😉

Perché voglio recuperare tutti i post persi

Nei miei hard disk ho tante di quelle foto mai pubblicate che potrei stamparle e tappezzarci stanze intere. Non voglio inondarvi di foto, non vi preoccupate. Quello che vorrei fare è iniziare a recuperare un po’ di materiale che mi sono persa lungo i miei viaggi e ripubblicarlo con più calma. Scrivere mentre si è in viaggio a volte fa “perdere qualche pezzo”, a volte poi non si scrive di alcune cose importanti appunto perché gli si vuole dedicare più attenzione una volta tornati a casa. Poi a casa il tempo non c’è mai o almeno non abbastanza, e si finisce per tralasciare quel pezzo così importante che volevamo pubblicare.
Voi avete mai scritto sul vostro blog on the road? Avete mai scritto di una vacanza o un viaggio ogni giorno, con costanza? Fatemi sapere cosa ne pensate e quali sono le vostre tecniche, se ne avete, o cosa trovate più complicato fare. Per me in assoluto il mio nemico numero uno è il tempo, non ce n’è mai abbastanza!

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