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  >  Destinazioni   >  Albania, itinerario di 10 giorni tra spiagge ed entroterra
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L’Albania era un Paese che mi attirava da tempo e così appena c’è stata occasione per partire… l’abbiamo colta al volo. Siamo stati in Albania a cavallo tra l’ultima settimana di agosto e la prima di settembre, la migliore dicono, per godersi ancora il sole e il mare e avere dei prezzi più scontati. A mio personale parere è stato un ottimo periodo e devo dire che la differenza di prezzo tra agosto e settembre è immediata. A partire dal primo settembre infatti, già tutte le camere si riducono di prezzo. Inoltre rispetto ad agosto pieno, quando l’Albania era letteralmente invasa da turisti, molti di questi italiani, si stava abbastanza larghi, le spiagge erano tranquille e solo in un’occasione, di sabato, abbiamo avuto l’impressione di essere in tanti… ma è chiaro che il sabato e la domenica sono giorni in cui anche gli albanesi che non lavorano escono o vanno al mare. Quindi tutto nella norma.

Abbiamo deciso di prendere un aereo dall’Italia, da Rimini nello specifico, e arrivare a Tirana dove passare le prima due notti La macchina l’abbiamo ritirata in aeroporto, dove poi alla fine del viaggio l’abbiamo consegnata. La prima sera siamo arrivati in appartamento alle 20 circa, quindi abbiamo visto Tirana effettivamente per solo un giorno. Dopo due notti a Tirana in appartamento, ne abbiamo fatte tre a Valona, fronte mare e poi due a Saranda, una a Argirocastro e una a Berat. Abbiamo spaziato molto cercando di vedere più zone possibili, per avere un’assaggio di Albania che non fosse legato solo al mare e alle spiagge, ma anche ai luoghi, al cibo, alle tradizioni e alla cultura locale. Ogni città ci ha lasciato qualcosa, ma devo dire che personalmente, le mie preferite sono state le tappe dell’entroterra, perché mi hanno rivelato quella che credo essere la vera Albania, con le sue tradizioni e i suoi costumi.

Le tappe del mio on the road in Albania

Il mio on the road in Albania, è partito come già detto da Tirana e si è concluso sempre a Tirana 10 giorni dopo il mio arrivo. Abbiamo noleggiato un’auto in aeroporto per essere più comodi e dipendenti e a dire il vero, non saprei come consigliare di muoversi in Albania senza auto. Direi che è essenziale. Dopo i primi due giorni a Tirana, dove abbiamo visto pochino perché siamo stati effettivamente un solo giorno, ci siamo spostati alla volta di Valona.

Tirana, le prime 2 notti

A Tirana abbiamo visitato il Bunk’art 2, originariamente un bunker sotterraneo costruito durante il periodo comunista, oggi è stato trasformato in uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea e alla riflessione sulla storia e la memoria collettiva. Sinceramente non è un posto che raccomanderei a famiglie o bambini, non è adatto assolutamente, ma per gli adulti è un buon modo per conoscere la storia recente dell’Albania. A Tirana abbiamo poi visitato il mercato della città, dove abbiamo anche mangiato, vi segnalo il ristorante perché ci siamo trovati bene e abbiamo mangiato benissimo, il locale si chiama Mish Gici Geni. Carne di maiale, insalata, verdura, patatine fritte e salsa tzaziki, niente di più, ma la cosa bella è che il locale è prima di tutto una macelleria e poi un ristorante dove si mangia. Quindi prima si sceglie cosa e poi vi viene cotto tutto davanti agli occhi. Un posto speciale. A Tirana segnalo anche la piscina dove siamo stati, perché faceva davvero troppo caldo. La piscina era sotto il nostro appartamento il 365 Studio Apartment e ad esso collegato, si chiama 365 Spa Sport Center.

Valona, 3 notti in appartamento

La nostra seconda tappa è stata Valona dove abbiamo dormito tre notti in un favoloso appartamento sul mare. A tre ore circa da Tirana, Valona è una città piuttosto grande che offre una serie di spiagge, sia a nord che a sud della città. Ne abbiamo viste un paio e abbiamo anche provato la piscina che era proprio davanti al nostro appartamento, l’Azar Luxury Suites. Valona è una città grande, perfetta come base per visitare questa zona dell’Albania. Si trovano qui diversi tipi di sistemazione, sia hotel che appartamenti. Qui oltre alle spiagge abbiamo visto anche il Monastero di Santa Maria che si trova a Zvërnec. Questo Monastero si raggiunge solo tramite una passerella di legno che attraversa tutta la laguna. effettivamente il monastero sorge su un’isoletta in mezzo alla laguna. Un luogo questo molto suggestivo, soprattutto al tramonto.

Per le spiagge, noi siamo stati in due e ci siamo trovati bene. La prima spiaggia si trova a nord e si chiama Nara Beach, è vicina poi al Monastero che dicevo sopra. Qui ci sono anche tanti bar e ristoranti e anche un supermercato. La seconda spiaggia è a sud della città ed è un pochino più nascosta, si chiama Kevi Beach ed è un angolo di paradiso, nascosta e attaccata ad un ristoranti super.

Parco Nazionale di Llogana

Da Valona ci siamo poi spostati verso Saranda, ma per arrivarci abbiamo fatto una tappa di mezza giornata al Parco Nazionale di Llogara. In questo Parco è possibile fare diverse esperienze, come trekking, visitare la zona con i cavalli, dormire in casette di legno in mezzo alla natura o alloggiare in un comodo hotel con piscina interna. Noi non ci siamo fermati per la notte, abbiamo usato il Parco Nazionale di Llogara come tappa intermedia del nostro viaggio, abbiamo preso un caffè, visto i cerbiatti e i cervi che si trovano in questo posto e ripartiti alla volta di Saranda.

Saranda e Ksamil, le Maldive d’Europa

A Saranda abbiamo abbandonato la sistemazione in appartamento, per iniziare quella più fugace in hotel, in particolare qui al Azur Inn Hotel,. A Saranda abbiamo infatti dormito per due notti in un hotel a pochi passi dal mare, avevamo anche l’ombrellone e i lettini inclusi nel prezzo della notte e questo ci ha permesso a metà pomeriggio, appena arrivati in hotel, di recarci subito in spiaggia e rimanerci fino al tramonto. A Sarande città non siamo praticamente stati perché il giorno seguente siamo andati nella vicina Ksamil che dista circa 20 minuti di auto. Ksamil è la località definita dalla stampa nazionale ed Europa come le Maldive d’Europa, ma quando ci siamo stati noi era già fine agosto, il tempo quel giorno non era dei migliori e c’era poca gente. Per la poca gente, meglio così, il clima alla fine è migliorato in giornata e per fortuna ci siamo fatti una splendida giornata di mare. Credo che in agosto Ksamil sia troppo affollata. La spiaggia che abbiamo visto noi si chiama Pena e Thate ed è una delle spiagge meno cool della zona, e noi cercavamo proprio questo, proprio davanti all’isola greca di Corfù. Ci siamo goduti la giornata di sole e di mare ed è stato il nostro saluto al mare albanese.

Argirocastro, la prima tappa dell’entroterra

Il giorno seguente infatti siamo partiti alla volta di Argirocastro, che dista circa un’ora e mezza da Saranda. Ci siamo fatti scappare la visita al Blue Eye, la sorgente naturale del fiume Bistricë famosa per il suo colore d’acqua. Se farete il nostro percorso, non dimenticate di includerla nel vostro itinerario e di non fare come noi. Argirocastro mi è piaciuta molto, abbiamo alloggiato una notte nella parte bassa del paese, per la precisione all’Hotel Sarajet 1821 e questo ci ha costretto a fare salite e discese per 3 o 4 volte. Argirocastro è una cittadina che si sviluppa in altezza, è stata costruita su una collina che domina una vallata fra i monti Mali i Gjerë e il fiume Drinos e il suo nome in greco significa Fortezza Argentata. Farete i muscoli delle gambe se deciderete come noi di alloggiare nella parte in basso, però accessibili dalle auto, anziché nella parte alta, però meno accessibile. Argirocastro è una città museo e questo è dovuto principalmente al fatto che questa città ha dato i natali al dittatore Enver Hoxha ed è per questo motivo che non è mai stata distrutta in nessuna delle sua parti e conservata intatta. La cosa più bella qui è stata vedere la sua moschea all’ora del tramonto e sentire il canto del muezzin, un ricordo che terrò per sempre con me.

Berat, l’ultima tappa albanese

Il giorno seguente siamo partiti in auto per due ore di macchina alla volta di Berat, l’ultima tappa del nostro viaggio albanese prima di rientrare a Tirana andando direttamente in aeroporto. Berat è la città che più mi ha affascinata. Turistica e di molto, a mio avviso, rispetto alle altre città viste, ma molto bella ed emozionante. Berat si sviluppa nei due lati del fiume Osum, è proprio divisa a metà e questa divisione negli anni ha determinato anche una divisione religiosa, dove da una parte ci sono le chiese e la vita cristiana e dall’altra ci sono le moschee e la vita mussulmana. A Berat si vive in pace e la cittadina di sera diventa un presepe vivente, tenuta insieme da due ponti, uno più vecchio il Ponte di Gorica, un ponte ottomano tra i più antichi in Albania e un ponte molto più nuovo. Il consiglio è di dormire nella zona del fiume, per poter ammirare a sera le luci dell’altro lato e godere di una vista che scommetto ti rimarrà nel cuore, proprio come è successo a me. Noi abbiamo dormito e anche cenato la sera all’Hotel White House Berat, al prezzo di 90€ a notte per tre con colazione abbondante e buonissima la mattina.

Costi, informazioni e moneta

In Albania la vita è meno cara che in Italia, più o meno il rapporto è di 1€ per 100lek, ovviamente sto parlando di agosto 2023. Nelle zone più turistiche, come a Ksamil, il costo dell’ombrellone e del lettino era in media il doppio rispetto alle zone meno turistiche, con tra l’altro un’ampia scelta su quello che si poteva prendere o noleggiare. Un esempio, mentre nella zona di Valona due lettini e un ombrellone per una giornata li abbiamo pagati solo 5€, a Ksamil i prezzi partivano da 10€ per due lettini e un ombrellone semplici, proseguendo con 20€ per due lettini morbidi e un ombrellone o 40€ per il gazebo sull’acqua. Infine c’era anche un’altra opzione, prendere posto in una piattaforma di lusso in mezzo all’acqua, raggiungibile solo tramite barca privata, con bar e più privacy e non so esattamente quali altri servizi, per 100€. Ecco, la differenza di prezzo tra una zona più e una meno turistica.

Per le cene abbiamo speso da un minimo di 3€ a testa, ad un massimo di 15€ a testa nel ristorante dell’hotel, che è il luogo dove abbiamo pagato di più in assoluto. Per quanto riguarda le notti, abbiamo speso da un minimo di 40€ a notte per tre in appartamento a Tirana, ad un massimo di 120€ per un appartamento sul mare comprensivo di lettini e ombrellone per tutti i giorni di permanenza. Gli appartamenti avevano sempre lavastoviglie, camera da letto con tre letti e uno anche la lavatrice e il terrazzo. Per gli hotel, il massimo speso è stato di 90€ a notte con colazione per 3 persone a Berat. Nel complesso i prezzi sono stati ottimi.

Arrivando a Tirana, come detto se siete in aereo, è necessario prendere una macchina a noleggio se l’intento è di girare un po’ l’Albania. Le strade sono in ottime condizioni, sia quelle che servono le zone più turistiche, sia quelle che arrivano a città secondarie. Non ci sono strade a pagamento e le strade sono sempre sicure. La guida albanese invece è un po’ azzardata, quindi è bene prestare la massima attenzione. Nel complesso l’Albania è un Paese in forte crescita e si sta sviluppando molto rapidamente.

Le persone sono accoglienti ed ospitali, quasi tutti parlano o italiano o inglese, nel nostro viaggio in Albania di 10 giorni abbiamo incontrato una sola signora che parlava solo albanese in un bar sperduto tra Saranda e Argirocastro. Se non si parla la lingua locale quindi, direi che è piuttosto semplice farsi capire con l’inglese o con l’italiano.

Cosa mangiare in Albania

Un tema interessante è quello del cibo in Albania. Personalmente avevo provato già alcuni dei piatti che ho assaggiato di nuovo in questo on the road, pur essendo la mia prima volta in Albania, questo perché alcuni piatti sono gli stessi dei Paesi vicini. Tra questi ovviamente l’insalata greca, la feta è un formaggio sempre presente, ma anche la moussaka e il baklava. Altri invece non li avevo mai assaggiati e così questa è stata l’occasione per sperimentare un po’ di cucina albanese.
Ho scritto un articolo sui 10 piatti della cucina albanese che più mi sono piaciuti nel blog di viaggi low cost e per non ripetere le mie impressioni e le mie considerazioni, vi rimando a leggere l’altro articolo.

Considerazioni finali sull’Albania

Ci tengo a fare delle considerazioni finali su questo Paese che quest’anno è esploso in presenze turistiche grazie anche ai numerosi articoli di giornale che hanno elogiato le sue acque e le sue spiagge. Credo che l’Albania sia un grande Paese e che sia davvero un peccato visitarlo solo ed esclusivamente per Ksamil o per la riviera albanese. L’Albania merita tante occasioni per conoscere i suoi paesi dell’entroterra, la sua cultura e la sua storia, ma anche i suoi piatti e la sua gente. Organizzare un viaggio in Albania solo per vederne le spiagge, credo potrebbe essere un’esperienze, non dico deludente, ma non completa e abbastanza limitante su quello che l’Albania ha da offrire.

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