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  >  Food   >  Esperienza Tartufo ad Acqualagna: dalla terra alla tavola

Il tartufo in Italia è considerato un bene prezioso, e lo è. In Italia sono solo due i prodotti a godere di una denominazione di origine: il tartufo bianco pregiato infatti può essere solo di Alba o di Acqualagna. Siamo nelle Marche, proprio ad Acqualagna, ed è qui che sono stata per vivere la mia esperienza come cavatrice di tartufi prima e assaggiatrice di tartufo nel piatto, poi. L’esperienza, dalla terra alla tavola, organizzata dalla Braceria Plinc e Acqualagna Tartufi, è stata per me di grande interesse.

Sono marchigiana e ho casa proprio vicino ad Acqualagna. Nonostante questo non conoscevo così bene la località di Acqualagna e non conoscevo così bene il mondo del tartufo. Ad esempio non sapevo che ad Acqualagna ci fossero nove tipi di tartufo e che ogni stagione fosse “quella buona” per mangiare il tartufo e non solo l’autunno, come spesso siamo abituati a pensare. In una giornata di metà ottobre quindi, complice il bel sole, le colline marchigiane e Luca che assieme a Paco mi hanno accompagnata nella loro tartufaia privata, sono diventata anche io un po’ cavatrice e molto spettatrice di quest’arte antichissima.

La cavatura del tartufo con Luca e Paco

Non troppo lontano dall’azienda Acqualagna Tartufi dove avevo il mio appuntamento, si trova la tartufaia privata di Luca. Proprio assieme a lui e al giovanissimo cane Paco, di tre anni appena, siamo andati a cercare qualche tartufo prima di metterci a tavola. L’esperienza è stata intensa, molto formativa e divertente. La tartufaia si trova su una collina e qui, appena arrivati, Paco si è messo subito al lavoro trovando una decina di tartufi. Oltre me una coppia di ragazzi polacchi, interessati a capire meglio il mondo dei tartufi. Abilmente Luca si è destreggiato tra una spiegazione in italiano e una in inglese e dopo un’oretta, tanti tartufi scovati e qualche risata, abbiamo portato a casa il nostro bottino.

L’esperienza così guidata si può acquistare direttamente nello shop del sito della Braceria Plinc. Già, perché se è vero che nelle Marche e specialmente nella Provincia di Pesaro e Urbino c’è almeno un cavatore a famiglia, così almeno dicono le statistiche, non è vero che è sempre facile trovare qualcuno che si presti a raccontare e a spiegare questa esperienza. Soprattutto se si viene da fuori, magari si ha poco tempo e si vuole imparare qualcosa unendo l’utile al dilettevole, questa è senza dubbio il giusto compromesso.

Degustazione di Acqualagna Tartufi

Nell’azienda Acqualagna Tartufi, dove siamo arrivati subito dopo l’esperienza della cavatura della mattina, siamo stati accolti e portati ad una visita guidata dell’azienda stessa. Da 60 anni Acqualagna Tartufi si dedica alla cavatura e alla realizzazione di prodotti con tartufo e a base di tartufo con impegno e rispetto. Basti dire che Acqualagna Tartufi è l’unica azienda che può vantare la linea Vegana. Tra i prodotti dell’azienda si distinguono i Tartufi Freschi, la Linea Tradizionale, la Linea Gourmet e la Linea Bio.

Una volta vista l’azienda e come vengono preparati i prodotti, ascoltata la storia di famiglia – per questo dovrete andare personalmente ad ascoltarla ad Acqualagna perché merita – mi sono diretta nel centro storico di Acqualagna. In Piazza Enrico Mattei infatti si trova lo shop di Acqualagna Tartufi, che più che uno shop è un luogo di perdizione. L’odore del tartufo si sente ancora prima di varcare la soglia del negozio e all’interno si trova ogni bene che fa rima con tartufo. Volendo qui si può fare una degustazione di tartufo con formaggio tartufato, salami al tartufo, crostini di diverso tipo ovviamente con tartufo, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino marchigiano. Lo shop è anche fatto per gli acquisti, quelli veloci. Per chi arriva e vuole fare delle confezioni regalo, vuole comprare prodotti da gustarsi in compagnia o per le occasioni di festa.

Alla Braceria Plinc per un menù da leccarsi i baffi

Poco lontano dalla Piazza Enrico Mattei si trova la Braceria Plinc, esattamente su Via Marconi 18. La Braceria è un luogo incredibile, lo si comprende subito. Andando al piano superiore, la sala si sviluppa in lunghezza, l’arredamento è chiaro ed elegante, tutto fa presagire che il pasto sarà perfetto e infatti è così. La carta è stagionale, appunto perché in ogni stagione si trovano diversi tipi di tartufo e ogni tartufo si sposa bene con un piatto o si accosta meglio con una materia prima anziché con un’altra. Il menù si può vedere direttamente sul sito della Braceria Plinc. Quello che a me ha stupito davvero di questo menù è che anche i dolci erano a base di tartufo. Una cosa che non avevo mai assaggiato prima e che mi ha lasciata piacevolmente soddisfatta.

La carta dei vini prende in considerazione i vini del territorio che conosco e che confermo essere davvero ottimi. I piatti sono a base di carne ma non mancano proposte vegetariane e proposte del territorio. Ad esempio i passatelli e i cappelletti, ovviamente accompagnati dal tartufo, piatti che ho assaggiato entrambi, sono qualcosa di strepitoso. Una cosa che non ho preso, ma che quando tornerò sicuramente ordinerò, è la famosa moretta fanese che a casa mia si faceva spesso quando ero piccola, ma che non so perché… alla Braceria Plinc mi è sfuggita.

Acqualagna, una destinazione tutto l’anno

Per chi ha sempre e solo associato Acqualagna ai tartufi, benissimo, ma questo articolo vuole raccontare molto di più. Acqualagna infatti si trova in un paradiso naturale incredibile, a due passi dal Monte Catria e dal Monte Nerone e vicinissimo alla Gola del Furlo, Riserva Naturale dal 2015. In ogni momento dell’anno in queste zone si possono fare attività sportive o di intrattenimento come trekking, andare a cavallo, fare canoa, escursioni organizzate o molto altro. Tanto più che, come abbiamo detto, il tartufo si trova tutto l’anno con nove specialità diverse. Una buona scusa questa per visitare Acqualagna, mangiare bene e vivere l’entroterra marchigiano e conoscere una realtà davvero interessante.

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