Top
  >  Destinazioni   >  Intercontinentale con un bambino: volare con Thai Airways

Fare un volo di 10 ore con un bambino di nemmeno due anni, non è una cosa facilissima. In questo secondo viaggio intercontinentale di Giulio, il primo l’avevamo fatto con un charter per Cuba per i suoi 10 mesi, mi sono trovata a dover fronteggiare diverse richieste e anche qualche problema. Devo dire però che il carattere di Giulio e i servizi di Thai Airways, ci hanno aiutato non poco.
Intanto inizio con qualche informazione pratica. Il nostro volo è partito in orario e atterrato in orario sia all’andata che al ritorno. Volo di 10 ore da Milano verso Bangkok e viceversa, senza scali, diretto. Thai Airways ha un grande vantaggio per le famiglie, fa imbarcare prima di tutto chi ha i figli e vi assicuro che non è affatto cosa da poco per i voli lunghi. Sapere di poter entrare con anticipo rispetto agli altri passeggeri, da la possibilità di non dover fare file e potersi sistemare subito sui sedili, iniziando a giocare immediatamente, cosa che a Giulio piace fare soprattutto sui sedili degli aerei.

Servizi per famiglie all’imbarco

Il personale di terra ci è sembrato non gentile, di più. Si sono presi cura di Giulio nemmeno fossero dei parenti. Addirittura l’hanno intrattenuto coinvolgendolo nelle operazioni di imbarco bagagli. Non so se sono tutti così, ma a Giulio sono piaciuti subito e viceversa a quanto pare! Una volta in aereo abbiamo scoperto, nostra fortuna, che ci erano stati riservati due posti (come da prenotazione) e in più ci è stato dato un terzo posto (anche se non lo avevamo riservato) per farci stare più comodi. Ho visto che è una cosa che fanno comunemente con le famiglie con bambini piccoli, in caso ci sia spazio sull’aeromobile. Al ritorno infatti hanno chiesto alla persona che sedeva nella nostra fila (fila da tre), se era disposto a spostarsi in un altro posto per lasciarci un sedile in più dato che avevamo il bambino. Un gesto assolutamente gradito dato che Giulio non ha ancora diritto al posto a sedere in aereo (non avendo compiuto due anni). Per chi non volesse avere dubbi e volesse avere un terzo posto anche per il proprio bambino, anche se non ha ancora due anni, ricordo che Thai Airways da la possibilità di pagarlo come se il bambino fosse un adulto.
Alla partenza sono rimasta stupita dal fatto che Thai Airways non fornisce cinture per i più piccoli di sicurezza, come ad esempio fa Ryanair, per citare una compagnia aerea che conosciamo tutti. Non vengono fornite le cinture, e questa è una pratica del tutto normale, ma ovviamente viene fornito il salvagente in caso di ammaraggio anche per il bambino.

Cibo in aereo con Thai Airways

Parlando del cibo in aereo, volando 10 ore e partendo per l’andata alle 14 e atterrando alle 6 di mattina, abbiamo fatto uno spuntino, un pasto e la colazione. Al ritorno invece, partendo di notte, intorno all’una ora locale e atterrando alle 7 ora italiana, abbiamo fatto un pasto e una colazione. All’andata Giulio ha dormito non tantissimo, circa 5 ore su 10 totali. Il fatto è che per lui era pomeriggio e anche se normalmente dorme molto anche dopo pranzo, essere in un posto nuovo gli ha messo addosso una grande agitazione. Nel momento in cui si è addormentato però è andata molto bene, ci ha permesso quasi di vedere due film di fila di fare uno spuntino. Al ritorno il volo è andato molto meglio. Partire di notte ha voluto dire avere tutte le luci spente per diverse ore e Giuli ha dormito per quasi tutto il volo, 8 ore su 10. Le ultime due ore le abbiamo passate guardando un cartone e giocando un pochino.
Con noi avevamo all’andata solo un pacco di biscotti e qualche pacchetto di cracker. Non abbiamo avuto un menù riservato ai bambini, ma abbiamo avuto un menù in più per adulti. Il cibo era un po’ speziato e anche se a noi grandi è piaciuto molto (avevamo fatto richiesta sia all’andata che al ritorno per quello vegetariano) Giulio non ha gradito tutto, o meglio ha mangiato tutto quello che non era per lui speziato e piccante. Per il resto ci sono servite le scorte che ci eravamo portati dietro, quindi consiglio comunque di portarsi qualcosa da casa perché il cibo asiatico spesso ha spezie che non tutti i bambini amano.
Al ritorno ci eravamo portati per Giulio un panino e un muffii presi da Starbucks all’aeroporto di Bangkok-Suvarnabhumi. Noi grandi avevamo già mangiato qualcosa, dato che il volo partiva alle 00.40 di notte, mentre Giulio dormiva dalle 18 e non era riuscito a mangiare nulla per la stanchezza. Ecco quindi che, una volta in volo, quelle due provviste sono state necessarie.

Dormire in volo con Thai Airways

La notte in volo, o comunque le ore di sonno, sono andate molto bene. Sia all’andata che al ritorno avevamo i posti che sono generalmente riservati alle famiglie con bambini con meno di due anni, i primissimi posti davanti alla classe business per intenderci. In questo modo si ha più spazio per le gambe e per eventualmente far giocare i piccoli, ma non solo. Per i bambini che ancora rientrano nel peso, Giulio ormai non più anche se ogni compagnia aerea ha il suo peso specifico, la possibilità di appendere la culla che viene fornita dal personale di bordo (nel post su Cuba vedete anche la fotomodella culla con Giulio dentro).
All’andata abbiamo avuto la fortuna di essere anche nella fila centrale dell’aeromobile, non quelle che poi danno sul finestrino quindi. In questo caso, dei tre posti, due potevano essere uniti grazie al bracciolo della poltrona che veniva alzato. In questo caso Giulio poteva dormire tranquillamente steso occupando due posti senza bracciolo in mezzo. Al ritorno invece non abbiamo avuto purtroppo questa fortuna, avendo comunque il privilegio di avere tre posti anziché due. Nelle prime file infatti, le due ai lati, i braccioli non si alzano come nella fila centrale e in questo caso, Giulio ha dovuto dormire in braccio a me, oppure in certi momenti siamo riusciti metterlo nel sui sedile abbassandolo un pochino così che potesse stare più comodo (ovviamente dietro il suo sedile non c’era nessuno, altrimenti non l’avremmo fatto).
Nel complesso i voli sono andati bene e anche le dormite. Devo dire di essere stato soddisfatta anche grazie alle coperte e ai cuscini forniti dalla compagnia aerea.

Considerazioni sparse: volare con Thai Airways

Qualche considerazione sparsa sul volo la voglio fare. Innanzitutto i cartoni sono fondamentali. Noi a casa non facciamo vedere tanti cartoni a Giulio, considerando poi che non abbiamo nemmeno la televisione in casa, direi proprio pochissimi. Nonostante questo abbiamo deciso di scaricare sullo smartphone i cartoni che al momento vanno per la maggiore quando ci servono, almeno qualche episodio per tirarlo fuori nei momenti più critici, che ci sono stati eh. Giulio non ha mai fatto i capricci o urlato o pianto, ma diciamo che, per non disturbare i vicini che magari volevano vedersi il film in santa pace senza un bambino che gli sbucasse da sopra il sedile (perché questo succedeva), abbiamo preferito utilizzare qualche arma rilassante.
Detto questo, oltre i nostri cartoni che abbiamo portato per sicurezza, c’è una bella sezione Kids all’interno dell’intrattenimento audiovisivo di Thai Airways. Cartoni, ma anche canzoni e giochi interattivi per i piccoli. Noi abbiamo utilizzato solo la parte cartoni, che con un bimbo così piccolo, basta e avanza, ma i più grandicelli avrebbero potuto anche giocare o ascoltare la musica. Alcuni cartoni erano anche in italiano, ma la maggior parte era in lingua inglese. Noi avevamo portato delle cuffie da casa un po’ più morbide rispetto a quelle che di solito danno in aereo, pensando in realtà che ci avrebbero dato degli auricolari. La Thai Airways invece offre delle vere e proprie cuffiette che sarebbero anche andate bene per i Giulio, ma già che l’avevamo portate con noi abbiamo preferito dargli le nostre. Inoltre, se non l’avete mai pensato, vi consiglio di farlo, munitevi di un adattatore a due ingressi per poter ascoltare lo stesso cartone o lo stesso film utilizzando due cuffie o due auricolari diversi. Noi ne abbiamo comprati due in aeroporto direttamente così da essere preparati anche per i prossimi viaggi.

Articoli correlati: