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  >  Destinazioni   >  Due settimane in Sicilia, itinerario di viaggio in auto

Quanto tempo serve per vedere la Sicilia? Almeno una buona parte della Sicilia? Ovviamente è una domanda relativa, qualcuno potrebbe girarsela tutta in una settimana non soffermandosi su nulla, altri potrebbero metterci mesi e mesi. Io, con un gruppo di amici, ho impiegato 14 giorni per vedere una parte della Sicilia, in auto, e mi sono molto divertita. L’itinerario è stato studiato in base ai tempi di tutti, cercando di unire al mare le esperienze culinarie e le visite alle bellezze storiche e architettoniche. Ci siamo riusciti? Più o meno, o meglio, secondo me sì, ma poi dipende da che tipo di viaggiatori siete. Io un’idea di itinerario ve lo racconto qui sotto, poi se vorrete fare delle deviazioni, allungare dei passaggi o accorciarli, liberi tutti.

Iniziamo dall’organizzazione pratica. Abbiamo prenotato i voli aerei su Palermo, andata e ritorno, e gli hotel/appartamenti con largo anticipo così da dividere al meglio le spese e anche il noleggio dell’auto che abbiamo preso per 12 giorni di viaggio sulle 14 notti prenotate. Le tappe per le notti sono state: Palermo, Catania, Marina di Ragusa. L’intento era quello di vedere qualche città e ovviamente fare del mare, visto che siamo stati in Sicilia a fine agosto. Alcune zone le avevo già viste diverse volte, come Palermo o Catania, ma anche Ragusa, Modica e altre, ma vederle a distanza di anni è stato comunque molto bello. E comunque abbiamo visto anche posti nuovi come l’Etna (abbiamo fatto un’escursione molto bella) e Ortigia, che non avevo mai visto e mi mancava, oppure Noto.

Palermo, cosa vedere e dove mangiare

Palermo l’ho vista diverse volte, ritornarci è stato bellissimo. In agosto non è il posto dove consiglierei una vacanza intera, ma qualche giorno per vedere la Cattedrale di Palermo, mangiare qualche cannolo o fare un salto a Monreale (che in questo viaggio non sono riuscita a fare) lo consiglierei.

A Palermo abbiamo alloggiato in un b&b piuttosto in centro e abbiamo passato due giornate tra mercati, ricerca di murales e assaggi di cannoli. Tra i cannoli più buoni, la Pasticceria Cappello, ma anche la bellissima Pasticceria Costa e la sorpresa delle sorprese, I segreti del Chiostro. In quest’ultimo posto si fa più fila degli altri, ma anche la location non è niente male e non ci sono solo i cannoli, anche altri dolci e ovviamente le granite. Per quanto riguarda invece i posti dove mangiare, una tappa all’Antica Focacceria San Francesco si mangia sempre bene, mentre era da tempo che volevo andarci, siamo stati benissimo anche Al Fresco che fa parte del progetto Cotti in Fragranza, nato nel 2016 all’interno del carcere minorile Malaspina della città di Palermo.

 

Catania, escursione sull’Etna, a Taormina e alle Gole dell’Alcantara

Dopo un paio di giorni a Palermo siamo partiti alla volta di Catania, dove siamo stati quattro notti perché qui oltre all’escursione sull’Etna, siamo anche andati a Taormina, sempre bella da vedere. Catania ce la siamo girati abbastanza, ho assaggiato la famosa carne di cavallo e visto la Legatoria Prampolini, a quanto pare la più antica della Sicilia, un posto bellissimo dove prendere un caffè e perdersi nei libri.

L’escursione sull’Etna è stata memorabile, davvero bella. Siamo partiti nel primo pomeriggio, abbiamo fatto una camminata con una guida abilitata e alla fine abbiamo fatto un aperitivo con vista doppia eruzione, una cosa incredibile. Ce la siamo goduta fino in fondo ed era un’esperienza che davvero mi mancava in Sicilia e nonostante il calde afoso del giorno, una felpa da donna o una felpa da uomo la sera è necessaria perché fa davvero freddo. Durante il soggiorno a Catania siamo stati anche alle Gole di Alcatara, un posto davvero bello che però in pieno agosto non è il massimo per il caldo, l’acqua è comunque gelida nonostante gli oltre 30 gradi, ma è un buon modo per fare qualcosa di diverso, in mezzo alla natura e lontani dalle città.

Taormina e i Giardini di Naxos sono stati l’ultima escursione fatta partendo da Catania. Le spiagge non sono male qua, ma Taormina è insuperabile, il Teatro Greco è uno spettacolo, soprattutto al tramonto e la Piazza IX aprile è un palcoscenico naturale sul mare. Unica nota dolente il grande turismo, ma era da mettere in considerazione visto il periodo… nonostante tutto, per me Taormina vale sempre la pena.

Marina di Ragusa e l’entroterra siciliano

Le restanti notti le abbiamo passate con base a Marina di Ragusa, sul mare. Da qui ogni giorno, o quasi, abbiamo fatto delle escursioni a Modica, all’Isola di Ortigia, a Marzamemi, a Noto, Ragusa e Ragusa Ibla e non solo, insomma, abbiamo passato delle belle giornate intense. Durante questi giorni siamo stati anche nei pressi di Marina di Ragusa, per vederla, stare nelle spiagge e magari andare a qualche riserva o spiaggia più famosa come quella di Punta Secca, quella del Commissario Montalbano.

Tra le escursioni che mi sono più piaciute sicuramente Noto, non l’avevo mai vista e devo dire che forse valeva la pena soffermarsi un giorno intero. Il panorama più bello lo abbiamo visto dalle terrazze della Chiesa di Santa Chiara, la salita è piuttosto semplice e il panorama mozzafiato. Qui si trova il Caffè Sicilia di Corrado Assenza, se non vi fermate almeno per una tappa non avete visto Noto davvero.

Anche l’Isola di Ortigia mi è piaciuta parecchio, non tanto piccola, sicuramente molto turistica, ma se ci si sposta un po’ dal centro più frequentato si trovano delle belle situazioni. Da non perdere la Fonte Aretusa e se volete mangiare bene e spendere poco, dovete assolutamente provare Gli Arancini di Lucia, economici, il che non è facile qui a Ortigia e davvero buonissimi. A Ortigia abbiamo anche fatto un giro in barca e fatto un bagno, l’unico giro in barca fatto in Sicilia, non male, ma la prossima volta dobbiamo organizzarci meglio.

Siamo arrivati a Ragusa Ibla lasciando l’auto a Ragusa e scendendo a piedi, ci abbiamo impiegato circa 30 minuti, ma poi per risalire c’è la navetta a pochi euro, una camminata che merita. La camminata è molto interessante, si prendono le scalette e a scendere sembra di vedere un presepe che pian piano si ingrandisce, è un ottimo modo per vedere Ibla dove consiglio I Gelati Divini, fatti con il vino e il Giardino Ibleo. Ovviamente anche il Duomo di San Giorgio è spettacolare e se cercate dove mangiare bene bene, ci sono anche un paio di ristoranti stellati.

Modica è stata un’altra tappa molto bella, non avevo mai mangiato all’Osteria dei Sapori Perduti che ho trovato eccezionale, tutto buono e a buon prezzo, come non se ne trovano più. Se arrivate nel pomeriggio, così come abbiamo fatto noi, potete partecipare ad una delle Experience della Cioccolateria Bonajuto e assaggiare il loro cioccolato, oltre a comprare qualcosa nello shop, io ne ho ancora nel frigo che mi gusto un pezzo alla volta. Modica è anche soprannominata la città delle cento chiese e arrivare alla Chiesa di San Giorgio è una tappa che non si può perdere, è da vedere da fuori e da dentro.

Considerazioni finali sul viaggio in Sicilia

Nel complesso due settimane in Sicilia sono state bellissime e sono volate. Il cibo è tutto buonissimo, dalle granite di Catania, ai cannoli di Palermo fino ai piatti più interessanti e tradizionali della cucina siciliana. Le cose da vedere non mancano e nel complesso è tutto facile da raggiungere, solo però se si ha una macchina. A meno che infatti non si rimane in una sola città e quindi si può girare a piedi o con i mezzi, quando ci si sosta da una città all’altra la macchina è necessaria e non se ne può fare a meno.

Come periodo, fine agosto e inizio settembre non sono stati male e nemmeno così caldi, se potete però spostare il viaggio direttamente a inizio settembre forse è meglio. Le spiagge sono tutte belle, alcune sono attrezzate ma la maggior parte sono libere e non attrezzate e soprattutto sono così le riserve naturali, l’acqua e la sabbia però in questi casi sono insuperabili, vale quindi la pena soffrire un po’ di scomodità per la bellezza del posto.

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