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  >  blog   >  Assicurazione viaggio, la mia visita a Europ Assistance
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Qualche giorno fa sono stata al quartiere generale di Europ Assistance a Milano. Mi avevano invitata perché volevano farmi conoscere più da vicino l’assicurazione che, ormai dal 2008, si prende cura di me e della mia famiglia quando siamo in viaggio. Ero pronta ad una giornata qualsiasi, di conoscenza sì, ma il mondo assicurativo non mi ha mai entusiasmata più di tanto. Quello che ho scoperto, quello che voglio condividere con voi, non solo mi ha emozionata, ma mi ha anche fatto riflettere sui miei viaggi e anche un po’ sui vostri. 
Quante cose sapete sulle assicurazioni di viaggio? Ho scoperto esserci tanti luoghi comuni, ma soprattutto tanta poca informazione, a partire da me, lo ammetto. E` vero che una assicurazione vale l’altra? E` vero che il massimale non è poi così importante? Che ci sono assicurazioni che coprono un danno o anticipano per noi i soldi per eventuali ricoveri e assicurazioni che solo ci rimborsano una volta presentata tutta la pratica?
Un luogo comune che ho avuto il piacere di sfatare mentre eravamo nella sede di Milano di EA, è stato quello sul reale aiuto che un’assicurazione può dare o meno in viaggio. Innanzitutto, siamo abituati a pensare che se andiamo in vacanza negli Stati Uniti, dove l’assistenza sanitaria è a pagamento e molto costosa, vale la pena fare una buona assicurazione, se andiamo in viaggio in Francia o in Spagna, no. Sfatiamo il primo mito. L’assicurazione serve ovunque, anche in Europa. La nostra tessera sanitaria europea non vale nello stesso modo in Italia come nel resto dell’Europa, per diversi motivi legati alla gestione del sistema nazionale sanitario del paese che ci ospita. In Francia ad esempio, siamo comunque tenuti a pagare il 20% dell’ammontare del ricovero o del nostro passaggio presso le strutture pubbliche ospedaliere. Certo, il 20% non è il 100%, ma è comunque un costo, proporzionato al danno che abbiamo ricevuto.
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Sapete che non solo l’assistenza sanitaria degli Stati Uniti d’America è così costosa, ma che ormai anche Cina, Caraibi e altri Paesi hanno costi molto alti perché si avvolgono di strutture sanitarie private? Andare a New York ha la stessa valenza dell’andare a Pechino come spesa sanitaria, solo che in pochi lo sanno. Soffermandoci sugli Stati Uniti, paese per cui tutti fanno un’ottima assicurazione sanitaria prima della partenza, lo sapete che c’è differenza tra un’assicurazione e l’altra?
Innanzitutto il massimale, che negli USA è fondamentale. Prendere un’assicurazione con un massimale inferiore a 50.000 dollari non è più ammissibile. Europ Assistance parte per gli USA da un massimale di 100.000 dollari, così che ogni famiglia che viaggia possa star tranquilla e godersi a pieno il proprio soggiorno. Inoltre lo sapevate, come vi ho anticipato prima, che esistono assicurazioni che coprono immediatamente il costo dell’intervento sanitario, non facendovi nemmeno tirare fuori il portafoglio dalla borsa (se non per visionare i documenti), e assicurazioni che vi chiedono di anticipare cifre che possono anche essere impegnative, per poi dopo le opportune verifiche, risarcirvi una volta tornati a casa? Voi quale assicurazione preferireste?
Ma tornando al mio giro a Europ Assistance, la cosa che più mi ha stupita, è stato vedere con i miei occhi il loro reparto tecnico, quello da cui rispondono concretamente alle telefonate degli assicurati e quello più delicato in cui due medici che si alternano in base a orari e giorni, rispondono a domande che necessitano di un consulto immediato. Tutte le chiamate qui vengono prese entro i 20 secondi, questo dato mi ha stupito, l’attenzione al cliente è davvero importante.
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Mi sono trovata anche io a chiamare Europ Assistance una volta, quando ero in Sicilia e Giulio stava male. Non sapevo cosa fare, cosa dar lui affinché la febbre scendesse e stesse meglio dato che era particolarmente disidratato e nemmeno che medicine compare. Mi sono emozionata quindi nel vedere il luogo dal quale medici competenti mi hanno risposto e mi hanno aiutata a trovare una soluzione al mio problema. Qui, mi raccontavano, ricevano tutti i tipi di telefonate, dalle più semplici come la mia, a quelle davvero problematiche, di persone in viaggio anche dall’altra parte del mondo che necessitano di assistenza immediata e in lingua italiana.
Qui la rivelazione. I medici che prestano assistenza agli assicurati Europ Assistance per situazioni più gravi, partono da Milano, dal quartier generale che io ho visitato. Esistono ovviamente procedure apposite, borse da portarsi dietro con tutto l’occorrente che vengono preventivamente preparate e che si trovano in una zona dedicata di EA. I medici partono da Milano, perché? Parton da Milano anche se devono andare a Zurigo, Oslo, Bali o Sydney. Mi sono posta questa domanda e i medici di Europ Assistance mi hanno saputo rispondere perfettamente: chi si fa male, chi necessita di un aiuto, vuole subito sentirsi a casa e i medici partono immediatamente per portare soccorso fino all’altro capo del mondo. In questo modo il paziente non solo si sente subito a casa, assistito da un medico italiano che parla la lingua del paese in cui si era in viaggio, ma ci si sente capiti, ascoltati, davvero curati. Un’assistenza unica che spero di non provare mai sulla mia pelle ma che mi è rimasta impressa, nel racconto di chi questo lavoro lo fa ogni giorno con professionalità e dedizione.
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Mentre ero lì che ascoltavo le testimonianze di questi medici e operatori, mi è venuta in mente la scena di un film incredibilmente forte, The Impossible. Nel film, che vi consiglio caldamente di vedere se ancora non lo avete visto, succede quello che nessuno di noi vorrebbe vedere durante un viaggio di piacere con la propria famiglia: lo tsunami. Non vi racconto niente di più perché le parole sarebbero superflue rispetto a quello che potreste vedere o che avete senza dubbio visto se avete visto The Impossibile. Il finale non ve lo racconto, ma vi invito a riflettere come certe tragedie possano capitare a chiunque di noi, anche se non siamo noi stessi a metterci di proposito in una situazione complicata, disastrosa, indicibile.
Come ho detto in altre occasioni, le assicurazioni di viaggio vanno pensate, stipulate (parola macchinosa, lo so), rinnovate e non per scaramanzia o altro, ma semplicemente per prevenzione, per sicurezza, parola che assume un significato enorme nel momento in cui si è responsabili non più solo della propria vita, ma anche di quella di una famiglia intera.
P.s. se vi state chiedendo che tipo di assicurazione abbiamo stipulato noi tutti di famiglia con Europ Assistance, in questo post trovate tutte le risposte.

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