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  >  blog   >  7 motivi per cui non guadagni con un Blog di Viaggi

Non mi sto specializzando in questi post di proposito, o meglio, ne sto scrivendo parecchi ma solo perché dopo anni e anni di blogging penso di avere una certa esperienza in materia, tale da dare qualche piccolo e spero utile consiglio.
Qualche settimana fa vi avevo detto Come guadagnare con un Blog di Viaggi, tra i modi che preferisco gli adsense e i post sponsorizzati (fatti a modo), ma non solo – se volete potete riguardare il post. Tenendo conto infatti che un Blog è sempre (ma non solo) una vetrina, ci sono diversi motivi per i quali, anche se hai un blog di viaggi da tanto tempo o da appena un anno, non riesci a guadagnare.
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1. Chiedi troppo poco

Se non riesci a guadagnare con il tuo blog di viaggi, magari a guadagnare da un solo post sponsorizzato, forse è perché chiedi troppo poco. Hai letto bene. Non è che devi chiedere poco perché così sei sicuro che ti venga dato. La tua capacità di fare una cosa che sai di saper fare, ha un prezzo, ma soprattutto i tuoi lettori sono fidelizzati e questo ha un prezzo. Non sminuirti perché più lo fai, più sminuisci tutti gli altri e di conseguenza abbassi il prezzo del settore.
Una nota per tutti. Chiedere 500€ per un post è da folli, questo non ve lo devo dire io vero? Potete chiederlo se fate 8 milioni di visite al mese, ma se fate 80 visite al giorno, calate il prezzo. Il prezzo deve essere rapportato (anche) alle visite e quindi al pubblico potenziale che riuscite a raggiungere. Se volete di questo aspetto ne parleremo in un post a parte. Mi pare ovvio che se le visite sono 10, non potete chiedere nulla.
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2. C’è chi fa lo stesso gratis

L’amara verità è che spesso e volentieri si tende a scegliere chi ci costa meno, chi propone un preventivo più basso. Non ti scandalizzare quindi se ti dico che non hai ottenuto un lavoro, un post sponsorizzato, un contratto, perché l’hanno dato a chi si è fatto pagare meno. Scandalizzati se ti dico che l’hanno dato a quel blogger che non si è fatto pagare per niente.
Purtroppo in Italia il blogging non è visto come un lavoro dalla maggior parte delle persone. Si pensa che scrivere un contenuto sia facile, posizionarlo online sia un gioco da ragazzi e non si da la giusta importanza agli strumenti e alle persone che li sanno usare. Se poi ci mettete che ci sono blogger che, dato che hanno un lavoro al Comune, alla Provincia o a tempo in determinato dal fratello del marito, postano anche in cambio del famoso “scambio di visibilità“, avete già capito perché non vi hanno affidato il lavoro, ma hanno scelto quello che il lavoro glielo fa tra una pratica e l’altra in ufficio, tra un panino e una pausa caffè.
Qui possiamo farci poco purtroppo, l’unica è dimostrare di essere più bravi e meritevoli.
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3. Non fai la differenza

Se nonostante tutto, chi ti ha chiesto un preventivo non lo accetta, nonostante le tue rassicurazioni, parole, capacità dimostrate, si vede che probabilmente tu non fai la differenza per loro. Se a parlare di blog di viaggi di famiglia in Italia siamo in 2500, se lo chiedo a te e tu mi spari una cifra piuttosto alta in relazione a quella che mi chiedono gli altri family blogger, le cose sono due: o mi offri qualcosa che gli altri non hanno (e qui sta a te individuarlo), oppure sei fuori mercato. Perché dovrei dare a te una cifra quando probabilmente gli altri mi costano la metà?
Individua il tuo punto forte, spingi su un solo social network magari, fai cose che poi gli altri imiteranno, sii innovativo e proponiti. Sii il migliore almeno in una cosa rispetto ai tuoi competitor.
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4. Non hai i numeri

I numeri contano, soprattutto online, lo dico da un po’ ormai. Se non stai ottenendo i risultati sperati dal tuo blog, prova a rivedere il post che ho fatto qualche settimana fa, Come diventare Travel Blogger Professionista. Hai i numeri che dicevo in quel post? Riesci ad arrivare almeno a 100mila visite al mese? Se non ci sei ancora arrivato dobbiamo fare come nel gioco dell’oca e iniziare da capo. Si avanza solo se si superano determinati step, altrimenti si torna sempre al punto di partenza.

5. Non hai fatto molti errori

Mi ci sono voluti parecchi anni per capire alcuni meccanismi poco chiari di questo mondo. A pensarci bene, se non avessi fatto determinate cose agli inizi forse sarei stata più letta, sarei arrivata meglio a chi mi segue e chissà cos’altro. Ma non si può tornare indietro, si può solo cercare di migliorare andando sempre avanti, giusto? Le esperienze del resto servono anche a questo, soprattutto in un campo in cui nessuno ti insegna nulla, non ci sono libri scritti su Come diventare Travel Blogger, quali situazioni evitare, come mandare mail a potenziali clienti o PR – a proposito vi prego, non fidatevi di chi vuole insegnarvi a chiedere “viaggi gratis”.
L’esperienza serve a tanto, e per farla dovrete per forza commettere dei passi falsi.
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6. Le persone non ti trovano

Nessuno ti contatta, non ti propongono nemmeno uno zainetto gratis e non sai come fare a scrivere un post sponsorizzato? Sicuro che stai facendo di tutto per farti trovare? Di Blog di Viaggi negli ultimi due anni (e di blog in generale a dire il vero) si è riempito il web. E`sempre più difficile farsi trovare e a mio avviso se non sei online da diversi anni e quindi ti sei già fatto un nome, devi farti una buona nicchia.
Se vuoi accelerare i tempi prova a farlo con le campagne. Non parlo solo di Facebook e Twitter, prova anche con Google Adwords. Vuoi scrivere per il web e non sai come arrivare ai tuoi potenziali clienti? Fai in modo che siano proprio loro a trovarti, spendi qualche soldo in modo mirato e otterrai sicuramente quello che desideri.
P.s. fammi sapere se funziona 😉
marocco

7. Cerchi i viaggi gratis

Molti blogger sono spinti all’aprire un blog che parla di viaggi quasi esclusivamente per i famosi “viaggi gratis“. Diciamolo una volta per tutte, i viaggi gratis non esistono e non li avrete mai. Se vi arriverà un viaggio sarà perché ve lo siete meritato, perché vi sarete impegnati gratuitamente tante sere e tante ore. Nessuno vi darà mai un viaggio gratis, smettete quindi di attenderlo, smettete di rosicare perché agli altri blogger è toccato un invito in Nuova Zelanda e lavorate per ottenerlo anche voi.
Ricordatevi però che non sarà MAI gratis, sarà una minima ricompensa e nemmeno monetaria, del tanto lavoro gratis che avete fatto sui social e nel blog. Allora, sicuri di volerlo ancora? 😉

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