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Il viaggio a Cuba è stato differente rispetto a tutti gli altri viaggi fatti ad oggi. Innanzitutto perché come meta si presta a fare del mare, cosa che non ci era capitata ad esempio in Giappone o in altri viaggi in Europa dove eravamo sempre alla rincorsa di cose da vedere, seconda cosa perché questa volta c’era Giulio. Da L’Avana, da dove alloggiavamo, abbiamo quindi preso un transfer privato organizzato dall’Hotel per arrivare a Cayo Santa Maria, indicativamente nel centro di Cuba. 
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Il transfer è stato utilissimo, sia perché comodo e pulito, preciso e con due ottimi guidatori, sia perché le alternative non c’erano, o meglio. Le alternative per andare da L’Avana a Cayo Santa Maria/Santa Clara, sono aero, volo interno, ma costoso soprattutto se prenotato all’ultimo, oppure autobus locale, quindi condiviso, con più tappe e più lento. I limiti per le auto a Cuba sono di 90 Km/h, in alcuni casi (pochi) 100 km/h. I cubani sono attentissimi a rispettare i limiti di velocità. Prendere un autobus avrebbe voluto dire perdere una giornata intera di viaggio, contro le 5 ore scarse del nostro transfer privato.
Sì, ci è costato un po’, ma con Giulio ci è sembrato di fare la scelta migliore, anche perché l’auto non l’abbiamo noleggiata e questo e i pochi taxi presi a L’Avana, sono stati gli unici mezzi usati a Cuba.
Ma ora parliamo del Resort che abbiamo scelto a Cayo Santa Maria, il Resort Santa Maria appunto.
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Resort Santa Maria

Il Resort Santa Maria si trova a Cayo Santa Maria, a circa 50 km da Caibarién, la prima città dopo la lunga lingua di terra costruita sull’acqua, intervallata da diversi ponti. Caibarién è la città del granchi, una gigantesca statua nel centro della piccola cittadina raffigurante un granchio gigante lo dimostra. Il granchio qui è un animale incredibile e con il quale si fanno gustosissime zuppe di pesce e anche per questo amato da tutti.
Per arrivare da queste parti, come dicevo all’inizio, si può prendere un bus o un transfer privato da L’Avana, oppure si può prendere un aereo per arrivare all’aeroporto di Santa Clara, dal quale poi noi siamo partiti per arrivare a Milano con un volo diretto.
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Camera e struttura

La nostra camera al Resort Cayo Santa Maria, era deliziosa. Spaziosa e molto luminosa, avevamo a disposizione un letto matrimoniale e una culla per Giulio, anche se noi non l’abbiamo mai usata. Il bagno era davvero grande, con una vasca anche ad uso doccia, pulito come il resto della stanza, con frigo bar, aria condizionata e vista sul mare anche se eravamo solo al primo piano, come da richiesta dato che avevamo il passeggino di Giulio, quindi no, non c’è ascensore.
Il Resort è molto grande ma anche molto curato. Piante e vegetazioni tipiche si trovano ai lati di ogni stradina che porta agli alloggi o alla sala ristorante, c’è anche una sala per chi desidera rilassarsi nel dopo cena gustando rum e fumando sigari cubani, ma io non ci sono mai entrata quindi passo questa descrizione. La sera non siamo quasi mai usciti perché il nostro fuso orario era a sfavore, preferivamo alzarci la mattina molto presto, solitamente ancora prima del sorgere del sole, così potevamo goderci l’alba dal terrazzo guardando il mare, uno spettacolo vero!
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Parliamo del cibo, quello che per tanti è una croce o una delizia all’estero. Devo dire che quando sono all’estero io preferisco di gran lunga mangiare tipico e locale, ma so che non per tutti è così. Al Resort Santa Maria credo di aver trovato il giusto mix. Innanzitutto si trova qui un cuoco italiano, molte cose sono simili e devo dire che la pizza mi è piaciuta e non poco. La varietà di piatti è infinita con tantissime pietanze preparate sul posto, come ad esempio la pizza e la pasta, ma anche i centrifugati la mattina, i pancake e le uova, fatte proprio come le si preferisce, a richiesta.
All’interno del Resort Santa Maria anche ristoranti, uno italiano e uno asiatico oltre ad uno romantico di pesce, dove però i bambini non sono ammessi… se deve essere romantico, che romantico sia a tutti gli effetti!
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Mare, piscina e all inclusive

Non avevo mai sperimentato un all inclusive e devo dire che non è male, soprattutto con un bambino, anche se il mio non ha ancora l’età per chiedere e prendere tutto quello che vuole, ma io e il babbo sì.
All inclusive significa, oltre a pranzo e cene, che hai sempre diritto a prendere tutto quello che vuoi dal bar, sia cibo che bevande. Questo vuol dire che se sei a Cuba puoi bere tutto il mojito che vuoi, senza sosta. Ok, noi non lo abbiamo fatto davvero, ma non esisteva tornarsene dal bar a mani vuote senza una Tu Kola (la loro bevanda sostitutiva della Coca Cola), una birra, un mojito, un bicchier d’acqua (sì, abbiamo bevuto anche quello) o un cappuccino o un caffè.
Il mare è stato mosso tutto il tempo, c’era un gran vento nei due giorni che siamo stati al Resort, perché nel terzo abbiamo fatto un’escursione a Santa Clara e Remedios. Nonostante questo, il vento e il mare mosso non mi hanno impedito di fare un paio di bagni al mare, acqua fredda, ma incredibilmente bella. Ho anche fatto un paio di video che pubblicherò sulla Pagina Facebook. Assieme a me tanti altri turisti hanno fatto il bagno, le onde erano grosse e l’acqua piacevole, devo dire che un po’ mi manca quel mare e non aver fatto altri bagni.
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La piscina, anzi le piscine, dato che ce c’erano tre, più una per i piccolissimi, erano molto grandi e belle. Più che fare il bagno lì era bello rilassarsi a bordo piscina, fermi come le lucertole a prendere un po’ di sole. Quando Giulio si addormentava nel suo Bugaboo poi, stare stesi a non fare niente per qualche mezz’ora era uno spasso. Al contrario mio, Giulio ha fatto diversi bagni in piscina, abbiamo comprato per lui una bandana per la testa e dei braccioli per galleggiare meglio, anche se in realtà il suo passatempo preferito era sedersi sul bordo della piscina per dare gli schiaffi  all’acqua, schizzarsi e ridere di gusto e poi iniziare di nuovo da capo.

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