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Domenica scorsa sono andata a vedere i Musei Vaticani. Ormai abito a Roma da quasi un anno e nonostante avessi i Musei Vaticani a 800 metri in linea d’aria, non ero ancora riuscita ad andarli a vedere. Vuoi perché nei weekend sono sempre in giro, vuoi perché per visitarli devi avere a disposizione almeno una giornata, o comunque non devi avere impegni improrogabili, alla fine in un anno non ero ancora andata.
Così una settimana prima mi sono fatta due conti. Avevo un weekend a Roma a disposizione e sul sito mi sono accorta che proprio l’ultimo weekend del mese l’ingresso al museo è gratuito anche se con orario ridotto: la chiusura avviene alle 14 anziché alle 18. L’ingresso avviene come sempre a partire dalle 9 e se posso darvi un consiglio, se credete di voler andare l’ultima domenica del mese, sappiate che a fila è incredibilmente lunga. Arriva quasi fino al colonnato di San Pietro.
Ingresso Musei Vaticani
Mi sono svegliata così la domenica presto, alle 7.30. Alle 8.30 ero in strada e nei pressi dei Musei Vaticani mi sono trovata una fila lunghissima! Sono entrata solo alle 10 e dato che è gennaio, mi sono beccata un bel po’ di freddo. Nonostante tutto, non posso dire non ne sia valsa la pena!
Appena entrati procuratevi subito una cartina dei musei, iniziate a guardare cosa volete vedere, se volete vedere tutte di fretta o riservarvi solo alcune sale. Magari qualche giorno prima cercate nel sito dei Musei Vaticani se ci sono delle sale che vi piacciono in più delle altre e leggete un po’. All’interno dei musei, se non prendete le audioguide, non tutte le opere sono spiegate (è anche giusto), ma se fate solo qualche sala e volete sapere tutto… allora vi consiglio di informarvi prima di entrare.
Mappa dei Musei Vaticani
Le sale che più mi sono piaciute – ovviamente tralasciando la Cappella Sistina – sono la Galleria delle Carte Geografiche, la Sala degli Animali, la Scala Elicoidale, le Stanze di Raffaello, la Collezione di Arte Contemporanea e tutta la parte dei giardini, che non sembra ma è immensa anche questa!
piazza della pigna

Cappella Sistina

C’è poco da dire. Chi l’ha già vista sa di cosa parlo, chi non l’ha vista invece deve averla per forza studiata o intravista nei libri di scuola. Io l’avevo vista già una volta quando ero bambina. Una delle poche cose che ricordo dei Musei Vaticani, oltre alle interminabili file, la gita a Roma e le Catacombe. Ma la Cappella Sistina me la ricordo, mi ricordi i colori, questo blu cielo e lo stare a testa in su per tanto tempo. Rapita credo, rapita certamente.
Una delle cose che invece non ricordavo è il continuo rimprovero della sicurezza. All’ingresso della grande sala un uomo della sicurezza rammenta a tutte le persone che entrano che è “Vietato usare i cellulari, no foto, no video, silezio per favore”. Nessuno ha usato il telefono per fare foto o altro. Nessuno. Mi sono anche un po’ meravigliata. Forse la colpa (il merito) di questa civiltà è anche dovuto al continuo richiamo della sicurezza, che però dall’altra parte distrae e non poco. Ogni 5/7 minuti un uomo con un altoparlante diceva prima in italiano e poi in inglese “Silenzio per favore. No foto. No Video. Grazie
Un po’ estenuante. Alla quarta volta che l’ho sentito me ne sono andata dalla sala, peccato sarei rimasta ancora un po’. Tra l’altro me lo sono anche immaginato a casa sua la sera con moglie e figli davanti alla tv: “Silenzio per favore, no foto, no video”. Alienante 😀
Musei Vaticani a Roma

Galleria delle Carte Geografiche

La Galleria delle Carte Geografiche mi ha sorpreso. Non me l’aspettavo proprio e invece c’erano carte geografiche enormi e belle. Una luce d’oro che rendeva tutto prezioso, anche la mia faccia – nella prima foto in alto! Impossibile non vedere questa galleria perché si trova nel percorso per arrivare alla Cappella Sistina. La galleria è lunga 120 metri ed è stata ideata da Ignazio Danti, il cartografo e poi matematico pontificio che aveva già ideato a Firenze, a Palazzo Vecchio, la Sala delle Carte Geografiche.
La bellezza di questa sezione è che l’Italia viene immaginata come divisa in due dall’Appennino, da un lato si trovano le regioni bagnate dai mari Ligure e Tirreno e dall’altra quelle dell’Adriatico. Devo dire la verità, la cartina delle Liguria è decisamente la più bella di tutte.
ai Musei Vaticani

Sala degli Animali

La Sala degli Animali sono sicura che potrebbe piacere a tanti bambini. Una miriade di animali, tra l’altro di tutti i tipi, vengono qui riprodotti con diversi materiali. La sala era una volta chiamata Stanza dei Fiumi perché qui si trovavano le statue antiche del Tevere e del Nilo, che vennero poi in epoca napoleonica portate a Parigi, al Louvre. Purtroppo delle due statue solo quella rappresentante il Nilo è tornata a Roma.
galleria delle statue

Scala Elicoidale

La Scala Elicoidale è una scala di Giuseppe Momo, una scala che credo abbiate visto anche solo di sfuggita in una foto dei Musei Vaticani. La scala la si percorre alla fine della visita, quando cioè starete per uscire. La scala è davvero incredibile, sia dall’alto che dal basso, vederla dal vivo è affascinante. Percorrerla poi è esaltante 🙂
La scala inizia con una discesa, che diventa sempre più ripida, sempre più ripida fino a che non iniziano i primi scalini, bassi e poi sempre più alti per finire con delle scale vere e proprie che accompagnano il visitatore direttamente all’uscita. Un capolavoro a mio avviso che conclude degnamente la visita ai Musei Vaticani.
Scala elicoidale

Stanze di Raffaello

Le stanze di Raffaello non sono obbligatorie per arrivare a vedere la Cappella Sistina. Si trovano infatti su un percorso a parte e si possono anche non vedere se si è andati solo per un motivo ai musei. Il mio consiglio però è di vederle, ne vale la pena a mio avviso soprattutto se amate il noto pittore e se volete vedere qualche opera che sicuramente avete già studiato a scuola. Tra le varie sale quella che colpisce di più è la ben nota Stanza della Segnatura.
La Stanza della Segnatura è nota per il rapporto che si trova in quest’opera tra religione e intelletto.
Sale di raffaello

Collezione di Arte Contemporanea

Un’ultima parte, prima di arrivare alla Cappella Sistina, è dedicata alla Galleria d’arte contemporanea. Qui si trovano tantissime opere non solo a carattere religioso, anzi. Tanti gli artisti che si trovano nei Musei Vaticani dello spessore di Dalì, Bacon, Matisse, Boccioni, Van Gogh, Gauguin e tanti altri.
Le opere conivolgono ben 37 sale del Vaticano e la collezione è stata iniziata negli anni ’70 da Paolo VI.
Mirò
Sono tante altre le foto che ho fatto in questa giornata speciale e tante sono le cose a dire il vero che mi sono piaciute, ma che non ho scritto. Tante anche le fotografie mentali di questo museo che si trova così vicino a casa mia ma che non avevo mai visto. La prossima volta cercherò di andare prima, di mettere la sveglia presto e arrivare prima di tutti, così da provare a vedere la Cappella Sistina magari da sola 🙂 Proviamo? 


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