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E` incredibile come crediamo di capire cose che non consociamo, come ci fissiamo su cose che realmente non ci appartengono credendo di averle già interpretate. E`quello che è capitato a me, e forse a qualche mio compagno di viaggio, qui in Oman. Sono partita che dell’Oman sapevo ben poco, lo ammetto. Del resto si va in un paese per conoscerlo per apprezzarlo e capirlo, non perché lo si conosce già.

Non pensavo sarebbe passato così poco tempo dalla prima notte passata nel deserto. In Giordania è stato bello passare la notte in tenda per la prima volta, qui in Oman ho passato la mia seconda notte. Il Safari Desert Camp, dove sono stata questa volta era meno spartano, con tanto di bagno per ogni sistemazione e zanzariera su ogni letto. Una camera ben arredata, anche se con l’essenziale, ma a differenza della prima volta senza elettricità e senza un minimo di campo per il cellulare, non che mi sia dispiaciuto più di tanto, una volta all’anno si può anche fare.

Sono partita alle sette di venerdì mattina, siamo arrivati a notte fonda e siamo andati a dormire a mattina del giorno dopo. Ho diviso la mia camera con Antonietta e abbiamo chiacchierato fino alle cinque prima di prendere sonno. L'arrivo è stato come tanti arrivi, mi sembrava di essere atterrata ad Amman o ad Hurghada, niente di troppo nuovo, ma si sa, gli aeroporti sono tutti uguali, un po' come i compagni di viaggio prima di iniziare a conoscerli davvero, prima di iniziare a dividere con loro la tua parte di mondo.

Quando sono stata in Giordania, a Luglio di quest'anno, non pensavo che sarei tornata così resto a dormire in una tenda nel deserto, ma è capitato prima del previsto. Leggendo il programma del mio viaggio in Oman infatti, ho notato subito la notte in campeggio nel deserto e ho pensato "questa volta avrò meno paura" :) speriamo!

Non mi capitava una notte così da quando facevo gli scout. Ebbene sì, anche io come tante persone e tanti blogger (ho scoperto di recente) ho passato l’infanzia a montare e smontare tende, fare nodi e guardare le stelle al chiarore del fuoco nelle notti estive. I miei trascorsi scout non li ho abbandonati, li ho solo accantonati per un po’, sono convinta infatti che tutto serva nella vita, anche se una volta ero molto più coraggiosa di adesso. tende-deserto Quando facevo gli scout infatti non mi facevo tutti i problemi che mi faccio oggi. Non avevo paura, o comunque non mi impanicavo con pensieri di serpenti e scorpioni che mi entravano in tenda. Non avevo paura di perdermi, almeno non troppa, e non mi interessava dove dormivo. Poi si cresce e si diventa più noiosi, anche se qualcuno al contrario migliora con il tempo come il vino, bé, beato lui.

Chi pensa che la Giordania sia solo Petra si sbaglia di grosso. In questi giorni in Giordania ho avuto modo di vedere città degne di (più di una) nota, paesaggi meravigliosi senza tutti i turisti e i venditori che purtroppo si trovano invece nel sito di Petra. Nonostante tutto Petra ha un fascino immenso, che dire immenso è riduttivo. L'hotel che ci accoglieva per visitare Petra si trova nella città di Wadi Musa, la città che ospita il sito di Petra. Petra non è infatti una città oggigiorno, Petra non esiste come località se non come sito storico e archeologico, ma ovviamente in tutto il mondo e anche qui, quando si dice Petra, ci si capisce subito. Dal mio hotel l'ingresso a Petra era a pochi metri, un centinaio al massimo.

Oggi ho fatto una cosa bellissima, che non avevo mai fatto prima d'ora - e son venuta fino in Giordania per farla! Oggi sono stata al Wadi Mujib a fare canyoning. Il costo di ingresso per questa riserva naturale viene 15€ circa e si possono percorrere anche 13 km risalendo il fiume all'interno di queste gole rossastre. Io, assieme ai miei amici qui in Giordania, ne ho fatti a malapena 2, ed è stata una vera faticaccia.

Chi mi conosce sa bene che non amo il mare. Sì lo snorkeling lo faccio, ho fatto anche l'immersione in Polinesia, amo fare il bagno in piscina ma molto meno in mare. Non credo di essere l'unica ad avere questa paura, per altro spesso immotivata, ma so che buttarmi in un posto di cui non vedo il fondo o non ho il controllo, non mi fa stare proprio bene. Ecco perché quando ho visto il Mar Morto sono stata subito un po' titubante, Ma, sotto cosa c'è? E se arrivano i pesci dai fondali e mi danno un morso? Per fortuna Roberta mi ha tranquillizzata subito con la sua calma e gentilezza (questo è ovviamente ironico) "Federica, nel Mar Morto non ci sono pesci!". Dato che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, io nel Mar Morto ci sono entrata - e mi sono pure divertita - ma poi una volta in camera, ho deciso di andare ad approfondire questo discorso. Ma come, nel Mar Morto non ci sono pesci? E cosa ci fa a stare lì così un mare salatissimo.

Un viaggio in Giordania non vuol dire solo visitare Petra, anzi. Un viaggio in Giordania vuol dire andare alla scoperta di una parte della storia e della religione che caratterizza il nostro tempo. In due giorni abbiamo così visitato Jerash, una parte della Betania e il Monte Nebo. Anche se questi tre posti, apparentemente non vi dicono nulla, sono invece località che sono molto più vicine a voi di quanto crediate. Almeno, per me è stata una bella sorpresa scoprire cosa si trovava in queste località, ma iniziamo con ordine.

Questa mattina quando sono partita da Rimini con il treno delle sette, a tutto pensavo tranne al fatto che in Giordania - e in tanti altri paesi - ci fosse il Ramadan in questo periodo. Me ne sono accorta appena arrivata in Giordania, ad Amman per la precisione, dopo diverse ore di aereo, dopo aver visto il film Il mio grasso, grosso matrimonio greco in volo, e dopo il viaggio con la Royal Jordanian.