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  >  blog   >  Di Travel Blogger e dell’impersonalità del blogging
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Questa mattina sono in treno, sto andando a vedere una bellissima mostra organizzata da Segafredo, diciamo di cui Segafredo è partner, a Bologna. Mi sono svegliata relativamente presto e questa sera, dopo l’esperienza a Bologna tornerò a Rimini. Sabato mattina ripartirò da Bologna per Trento, per un altro viaggio in collaborazione con DB Bahn, le ferrovie tedesche.
Chi mi legge da un po’ lo sa, non mi risparmio mai. La mia vita è fatta di viaggi, spostamenti e tanto lavoro, di personal branding che faccio anche così, anche partecipando agli eventi. Chi l’ha detto che io ho solo un blog di viaggi? Il mio blog mi ha dato l’opportunità per fare altro nella vita – chi mi legge sa a cosa mi riferisco – e da lui prendo il meglio, perché sa darmelo ancora, a distanza di 5 anni dalla sua apertura. A dire il vero quasi 6, mio dio.
Oggi andando a Bologna mi sono resa conto che, dei mie compagni di giornata, solo io (parlando di Travel Blogger) sono la diretta responsabile del blog che vado a rappresentare. O meglio, del blog per cui sono stata chiamata. Le altre, gli altri, travel blogger sono tutti collaboratori esterni. Non giudico questa scelta, anche io lo faccio spesso quando mi trovo in situazioni in cui ci sono due eventi molto belli a cui vorrei che viaggi-lowcost.info partecipasse. Ma questa riflessione mi ha dato modo di pensare ad altre cosette, che ora vi dico.

Alcuni travel blogger, quelli meno famosetti, diciamocelo, non hanno ancora collaboratori. Rimangono loro a gestire il blog, a seguire gli eventi o meno, e ad alcuni va benissimo così. Non discuto affatto le loro motivazioni, capiamoci. Altri invece, quelli che per merito o meno, sono riusciti ad accaparrarsi un piccolo posto in questo enorme marasma, a volte ricorrono ai collaboratori. Ricorrono a figure esterne che non hanno minimamente idea di cosa voglia dire scrivere in un blog o seguire un evento live, non perché loro hanno altro da fare, ma perché spesso… non hanno voglia di spostarsi e preferiscono coordinare tutto da casa.

Viaggi Low Cost, è andato avanti per diverso tempo con una serie di collaboratori sparsi in tutto il Mondo, non solo in Italia, mi tocca precisarlo questo. Ma per fortuna con l’arrivo della testata giornalistica le cose sono e stanno drasticamente per cambiare. L’impersonalizzazione (che brutta parola) del blogging sta per finire per noi e a dire il vero per certi versi non è stata una scelta, quello che ci aspetta ora è molto altro e molto di più.

Nel 2011 ho aperto questo blog per scrivere anche di cose mie, personali e diverse da quelle che scrivevo in viaggi low cost e sono molto felice di questa scelta. Oggi, l’unica cosa che faccio diversa da prima, è riservarmi i viaggi migliori e le attività migliori, in relazione a quelle che vengono proposte a Viaggi Low Cost, quelle migliori per me. Vado ai Cairaibi, a Mauritius, a Bologna a vedere una mostra in esclusiva. Non ho mai mandato collaboratori solo perché non avevo voglia di andare in un posto, ma perché non ne avevo concretamente le possibilità, lo spazio.

L’ultima domanda, e non da poco, che mi viene è questa: ma quindi alle web agency e ai pr basta avere il blog, la condivisione, non importa il blogger e la persona? Ma se iniziassimo a dare più importanza a chi certe cose le sa fare anziché a chi preferisce il numero? Devo essere sincera, alcune agenzie mi hanno stupito quando mi hanno rivolto un invito strettamente personale e sono più di quelle che immaginate, ne sono certa. Certo, il dubbio in questo mondo di blogger che cercano solo la visibilità, rimane.

La mia felicità oggi è quella di poter dire che è bene fare una cosa solo se ci si crede davvero e a ben pensarci è anche una fortuna, un privilegio quello di poter scegliere. Non solo per il gusto di esserci o di guadagnarci quindi, ma perché lo si vuole. La mia felicità e la mia soddisfazione stanno allora nel poterlo dire perché me lo sono guadagnata questo spazio. Anche e soprattutto grazie a chi mi legge, mi condivide e mi sente vera. Grazie a quelle persone che spero di non deludere, soprattutto con il rinnovo dell’unico mio blog di viaggi 🙂
p.s. la foto non è molto rappresentativa, ma mi piaceva e l’ho messa. I Guest Blogger sono in realtà molto diversi dalle persone che descrivo io nel post, ma in Italia purtroppo la linea è molto più sottile tanto che spesso le due figure si confondono.

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