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Un anno è letteralmente volato con te al fianco e se ci penso non mi sembra siano già passati 365 giorni (anzi 366 perché il 2016 è stato un anno bisestile), ma molti, molti più. Sei diventato grandissimo, a volte ti tengo tra le braccia e non capisco in quale strano modo tu ti sia alzato così tanto senza che io me ne rendessi conto. Ormai riesci a raggiungere tutti i mobili, arrivi con le tue manine agli oggetti che ti interessano, hai iniziato a fare anche i tuoi primi passi e ora non riusciamo a starti più dietro!
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Solo l’altra mattina erano le 7.15 e avevi già fatto due volte le rampe delle scale di casa, con me al seguito.

Buon Compleanno Giulio!

Oggi compi un anno!

Un anno fa, proprio a quest’ora venivi al mondo. Era pura emozione per noi, era gioia immensa.
Oggi non lo sai ancora che è il tuo compleanno, nessuno te l’ha detto e ancora è presto per capirlo da te.
Non credo nemmeno ti accorgerai dei regali e della torta (tanto da noi i dolci non mancano mai!). Però quella candelina è lì per te, il tuo primo traguardo vero, il tuo primo anno di vita.
Gli anni li vedrai volare, vorrai diventare grande quando sei ancora piccolo, li aggiungerai uno ad uno quando sarai adolescente, per poi volerteli togliere da ragazzo.
Giulio, lo sai che la nonna è stata ferma a 39 anni per diverso tempo?
Io ancora me lo ricordo. Solo dopo ho capito che era un gioco, nemmeno lei voleva crescere.
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Invece il tempo passa per tutti Giulio, anche per te che sei così piccolino, anche per te che nemmeno te ne accorgi che il tempo ti passa tra le dita, tra un pomeriggio di passeggiata al mare e un vasetto di yogurt.
Il tuo tempo oggi è scandito così, non c’è ieri e non c’è domani, c’è solo mamma, bà, passeggiate, merenda e sonnellini e io vorrei rimanesse così per sempre.
Ma non è giusto, ti negherei le cose più belle della vita.
Devi fare tante avventure ancora, iniziare a vivere davvero, uscire dalla nostra casa e perderti nel mondo.
Devi ancora fare le tue scelte, prendere in mano la tua vita, decidere quale uomo essere, quale strada prendere, se tornare sui tuoi passi, quando chiedere scusa, pensare, parlare, motivare le tue scelte, arrabbiarti, piangere e amare.
Vedo già il giorno in cui andrai per la prima volta con le tue gambe, in cui farai gli scalini anche in discesa (giorno vicinissimo), in cui andrai al mare da solo, a giocare dal tuo amico, in vacanza con la fidanzata, il giorno in cui dormirai per tutta la notte dai nonni, quando andrai a scuola, vedo il giorno in cui andrai in bicicletta, prenderai la patente (chissà se sarò pronta), andrai a ballare, cucinerai, ti farai uomo e te ne andrai per formare una famiglia tutta tua.
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Ma non voglio correre Giulio, oggi è solo il tuo primo compleanno e per me sei ancora così, piccolo e dolce, hai ancora bisogno di me, delle mie mani pronte a sorreggerti, del solletico prima di addormentarti, del babbo che ti chiama “Giulietto il bambino perfetto“, delle corse al grido dei nostri ti prendo! delle tue lacrime quando cadi e cerchi solo Memme, del tuo pancino morbido, dei bagnetti della domenica, dei piedi da mordere e dei capelli da accarezzare quando stanco e assonnato ti lascia andare tra le mie braccia.
Ne devi fare così tante Giulio di cose, che io non posso nemmeno pensarci a farti rimanere così come sei.
Il tempo passa e io non posso fermarlo e alla fine nemmeno lo voglio, mi basterebbe che ogni tanto rallentasse, come quando di notte ci guardiamo negli occhi prima di addormentarci. Mi piacerebbe poter premere Stop e guardarti mentre tutto concentrato cerchi di fare una cosa nuova, mentre giochi da solo, parli, canti e muovi le mani. Vorrei osservarti meglio mentre dormi, quando impari, quando vedi una cosa per la prima volta e allora il tuo sorriso diventa luminoso, che poi ti sorridono prima gli occhi a te.
Posso solo sperare di vederti così sorridente sempre e per sempre, di vederti in cammino lungo la strada che deciderai di intraprendere con gioia e fierezza, lasciando anno dopo anno, un pochino alla volta perché a dirla tutta sarò io che forse non sarò pronta, la mia mano, per incamminarti da solo sulla strada della vita.

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